Rispetto ai danni pesantissimi creati dal maltempo sul lago, in particolare a Nesso e ancora di più a Laglio, si può considerare certamente un problema minore. Ma nelle prossime ore – come ogni volta che il maltempo colpisce pesantemente l’altolago – sarà certamente un fenomeno da tenere più che monitorato.
Stiamo parlando del classico arrivo a valle, dopo le fortissime piogge, di ogni genere di materiale e di detriti. Dalle montagne, infatti, l’acqua ha trascinato nel Lario quintali di tronchi e legnami che, inesorabilmente, stanno arrivando nel primo bacino davanti alla città di Como.
Anzi, a dire il vero, una buona parte dei detriti ha già raggiunto lo specchio d’acqua antistante il capoluogo, per fermarsi come sempre in grande quantità tra la zona Hangar, la fascia dei giardini e il lungolago.
Un fenomeno che, particolarmente in piena stagione turistica, diventa un problema non soltanto estetico ma anche per la navigazione.
Provvidenziale – se celere – sarà dunque l’opera dei battelli spazzini.
4 Commenti
Forse bisognerebbe responsabilizzare anche i comuni dei territori interessati. L’ incuria è l’abbandono dei territori hanno iloro peso.
Immancabile la litania dei detriti dopo ogni smottamento…raccoglieteli che quest’inverno vengono buoni col gas alle stelle
tranquilli….é tutto nella norma
Dovrebbe intervenire l’esercito e in 2 giorni tutto sarebbe a posto… Ma così nessuno guadagnerebbe un centesimo…. Azzz e riazzz abbiamo anche la protezione civile che….. Attende ordini e mezzi….. In sintesi abbiamo una marea di gente pagata per…. Aspettare ordini…. Che non arrivano mai