Se ne parla da settimane. E’ stata contestata da più parti la decisione di Asst Lariana che ha aperto uno spazio interno all’ospedale di Cantù, unico nel territorio a effettuare l’interruzione volontaria di gravidanza, a un’associazione antiabortista (qui tutte le cronache).
Ebbene, in queste ore è arrivato un nuovo, duro, intervento. E’ siglato da Sinistra Italiana in una Nota, eccola integrale:
COMO, SINISTRA ITALIANA: «GLI OSPEDALI PUBBLICI NON SONO SPAZI PER L’ANTIABORTISMO. LA LEGGE 194 VA RISPETTATA»
La segreteria regionale di Sinistra Italiana segnala una gravissima violazione dei diritti delle donne, rispetto alla decisione dell’Asst Lariana di assegnare spazi all’interno di un ospedale pubblico a un’associazione antiabortista, affidandole inoltre incontri di “formazione” rivolti ai consultori del territorio. L’associazione in questione è il Centro di Aiuto alla Vita.

Alla luce del ricorso al Tar già depositato dalla rete Intercciat3 – che auspichiamo porti alla cancellazione immediata di questa convenzione – riteniamo del tutto inammissibile una simile violazione dei diritti sanciti dalla legge 194/78 all’interno di una struttura sanitaria pubblica. Una scelta ancora più grave se si considera che il presidio di Sant’Antonio Abate di Cantù è l’unico ospedale dell’intera provincia di Como in cui vengono effettuate le interruzioni volontarie di gravidanza.
Ricordiamo inoltre che il 17 dicembre 2025 il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione a sostegno dell’iniziativa di cittadini e cittadine di tutta Europa per garantire l’accesso a un aborto sicuro, legale e accessibile in tutta l’Unione Europea. È inoltre in fase di definizione un fondo europeo per sostenere l’accesso all’aborto transfrontaliero per le persone provenienti da Paesi con legislazioni più restrittive.

È dunque inaccettabile che in Lombardia si verifichino situazioni come quella di Como, dove l’autodeterminazione delle donne viene messa sotto attacco in modo palese, ideologico e contrario alla legge. Gli ospedali pubblici devono garantire diritti, non ostacolarli. La legge 194 va applicata e difesa, non svuotata dall’interno.

Lo dichiarano Donatella Albini, responsabile Salute e sanità della segreteria nazionale di Sinistra Italiana, Alessandra Fuccillo, responsabile Politiche di genere della segreteria regionale di Sinistra Italiana, Onorio Rosati, consigliere regionale Alleanza Verdi Sinistra, Gianluca Giovinazzo, segretario provinciale di Sinistra Italiana Como.