Anche se nessuno l’ha comunicato – bizzarrìa incredibile nell’anno di grazia 2019 – saranno contenti in molti della novità: sicuramente il Comune di Como, che ne godrà direttamente sul proprio territorio; poi Regione Lombardia, che ha lautamente finanziato l’opera con 3 milioni (costo totale 9, con 5 di provenienza Ue più uno di Rete Ferroviaria Italiana); di sicuro saranno felici anche i pendolari, che avranno una maggiore possibilità di movimento e di scelta, oltre che di parcheggio; infine, sarà lieto di veder nascere la sua creatura il “papà” dell’opera, ossia l’architetto comasco Massimo Novati che per primo realizzò il progetto preliminare, poi sviluppato dal team che ha firmato il definitivo (M+ Associati di Seregno, Progettazioni Generali Torino, Fusina S.r.l., l’architettoClaudia Di Benedetto).
In questo mare di “felicità rotabile”, pare giusto dare anche la notizia in sé: dopo anni e anni di annunci, rinvii, ritardi, attese e speranze, sono finalmente partiti – sul serio! – i lavori per la stazione unica di Albate-Camerlata. Sbancamenti di terreno, per ora.
Ma è già tantissimo e quantomeno è il segno tangibile che la rete delle Ferrovie Nord e quella dello Stato finalmente comunicheranno.
E alla futura fermata – che poi coinciderà sempre con quella attuale delle Nord di Camerlata, perché la stazione fisica di Albate chiuderà i battenti a lavori finiti – si potrà scegliere quale linea, quale direttrice, quale convoglio prendere: verso Como San Giovanni, o verso Como Lago; verso Milano Cadorna o verso la Centrale del capoluogo lombardo.
Tutto questo si potrà fare da un giorno esatto, secondo il cronoprogramma: il 14 giugno 2020. Per una volta ci si potrebbe anche credere visto che l’avvio del cantiere era fissato per lo scorso 15 novembre ed è stato rispettato.
Ok, ma cosa cambierà in termini concreto? Moltissimo.
Detto della chiusura della stazione di Albate, la connessione tra le due tratte avverrà tramite uno specifico “link”: un sovrappasso dotato di ascensori che permetterà di passare da una banchina all’altra.
In sostanza, dove ora non c’è nulla (tratta Fs in zona Camerlata) nascerà questo nuovo ponte che aggancerà la stazione delle Nord e viceversa. A quel punto, ogni viaggiatore potrà cambiare convoglio e tratta secondo esigenze e volontà.
A corredo, arriveranno 270 posti auto sull’area a parcheggio in fregio a via San Bernardino da Siena, più una quindicina di stalli auto “kiss and ride” e riservati a invalidi” sull’area che si affaccerà sulla nuova fermata ferroviaria.
E ancora: nuova fermata dei bus urbani ed extraurbani a fianco dell’area pedonale che immetterà alla nuova stazione; rastrelliere coperte per biciclette; viabilità di accesso all’area per autovetture, mezzi pubblici, bici e pedoni; nuova viabilità di collegamento tra il parcheggio e la rotatoria tra via Tentorio e via del Lavoro.
E infine, percorso ciclopedonale che servirà direttamente l’istituto scolastico Da Vinci-Ripamonti. La rivoluzione arriva in carrozza, dunque: prima fermata, tra meno di 6 mesi.
10 Commenti
Forse hanno confuso la
data…2029…u signur…povera italia
Ma i lavori Non sono ancora incominciati…….siamo a luglio 2020!
Dovevano essere già finiti
Salve, leggo da altre testate che in realtà i lavori, pur iniziati, come si vede passando, proseguiranno per terminare infine nel 2021, e non quest’estate come ventilato. Vi risulta?
@COcittadino ma ha capito qualcosa del progetto?
Certo io mi riferivo ad un altro progetto Cioè quello di prevedere una fermata per almeno una delle due linee meglio se in tutte e due in corrispondenza del parcheggio Val Mulini
Ottima notizia!!! ora la stazione unica di valmulini..
Che bello, si potrà scegliere con quale rete arrivare in ritardo a Milano
Finalmente! Viste le ultime performance di Trenord, per chi va a Milano, poter scegliere o cambiare linea anche all’ultimo momento è un’ottima possibilità.
Speriamo che sia davvero l’inizio di un cosa buona x la collettività.
Se si recuperasse anche l’area adibita a foresta amazzonica ex consorzio agrario il quartiere ne beneficerà..