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Le province di Como, Lecco e Sondrio come un unico territorio verso le Olimpiadi Milano-Cortina: l’incontro

Questa mattina nella sede dell’Amministrazione provinciale di Sondrio si è riunito il primo tavolo di lavoro, con un focus sulle Olimpiadi invernali 2026, previsto nell’ambito dello Studio Strategico Territoriale commissionato da Confindustria Como e Confindustria Lecco e Sondrio a The European House Ambrosetti le cui linee principali erano state annunciate lo scorso 15 ottobre a Gravedona. Lo studio che verrà realizzato parte dalla necessità di concretizzare una convincente visione per il futuro delle Province di Como, Lecco e Sondrio individuando le azioni prioritarie e i progetti-guida e realizzando scenari strategici innovativi sui temi più importanti per i territori in ottica sistemica.

Il metodo scelto è quello di identificare i progetti portanti associati ad una roadmap strategica, creando su questi un consenso allargato della classe imprenditoriale, dei policymaker e degli stakeholder territoriali. Il percorso evidenzierà obiettivi funzionali specifici che passano per la messa a punto, alla luce dei principali trend di cambiamento, di una roadmap di valorizzazione territoriale incentrata sulla ottimizzazione delle specificità dei singoli territori e delle sinergie attivabili tra di essi. Oggetto dell’iniziativa sarà la produzione di un Documento di indirizzo strategico (Studio Strategico Territoriale) contenente lo scenario per lo sviluppo e la competitività dell’area vasta dei territori di Como, Lecco e Sondrio e le linee di indirizzo per le imprese e le istituzioni locali per ottimizzare le scelte strategiche, le politiche e le iniziative di sistema.

Alla presenza delle principali associazioni economiche delle province di Como, Lecco e Sondrio e a una rappresentanza imprenditoriale delle due associazioni confindustriali, il Presidente di Confindustria Como Gianluca Brenna e il Vicepresidente di Confindustria Lecco e Sondrio Emilio Mottolini, hanno introdotto i lavori della mattinata.

Dopo i saluti introduttivi è intervenuta l’Assessora al Turismo, Marketing territoriale e Moda di Regione Lombardia Barbara Mazzali. “Per Regione Lombardia il 2023 è stato un anno di crescita significativa per il turismo. Con 19 milioni di presenze e 51 milioni di pernottamenti si è registrato un +17% rispetto al 2019, anno boom per il settore – ha detto Mazzali – Il nostro turismo è prevalentemente internazionale perché registriamo un 65% di stranieri e un 35% di italiani, con una differenza tra Laghi, ad esempio Come e Lecco in cui gli stranieri crescono fino all’80% e la Montagna, ad esempio Sondrio, in cui gli italiani sono i turisti prevalenti con un 53%. La Lombardia sul fronte turistico sta correndo ma stiamo lavorando per migliorare ancora di più questi numeri”.

“La nuova campagna di promozione del Lombardia Style sarà infatti presentata in tutte le più importanti fiere del turismo internazionale, nello stesso tempo, i grandi eventi come le Olimpiadi rappresenteranno un potente attrattore turistico – ha aggiunto l’assessore regionale – Con il Lombardia Style proponiamo una regia ed un unico racconto che valorizza i territori e che mira a creare un desiderio di ritorno nei nostri turisti. Stiamo anche lavorando sul miglioramento della qualità delle nostre strutture ricettive. Regione Lombardia con un bando ha stanziato importanti risorse per progetti di ricettività turistica e sono arrivati 670 progetti che vedono l’impegno di altrettanti cofinanziamenti privati. Per questo Regione Lombardia ha deciso di rifinanziare il bando con altri 25 milioni per cercare di sostenere il maggior numero di progetti, soprattutto in vista della necessità di ospitare un numero importante di presenze nell’anno delle olimpiadi ma che dovranno essere sistemazioni di qualità per turisti anche alto spendenti. Le Olimpiadi sono un evento straordinario, per questo motivo noi vogliamo raccontarlo prima e dopo affinché rimanga come una occasione di crescita per tutto il territorio”.

“Quelle del 2026 saranno le prime Olimpiadi Invernali sostenibili e diffuse – ha evidenziato l’Assessore agli Enti locali, Montagna, Risorse energetiche, Utilizzo risorsa idrica di Regione Lombardia, Massimo Sertori -, che massimizzano l’utilizzo degli impianti esistenti, riducendo gli impatti e i costi. È la prima volta che i Giochi Olimpici coinvolgono un intero territorio, anzi tutto l’arco alpino, che diventa una vera e propria cartolina per tutto il mondo. Una straordinaria occasione che rappresenta l’opportunità per affrontare questioni aperte sul territorio, anche se non direttamente collegate allo sport, come la mobilità e i collegamenti infrastrutturali. A questo proposito è indispensabile collegare la Valtellina al Lago, con il quale ci sono sinergie importantissime. Dobbiamo ricordare che già oggi ci sono effetti positivi collegati alle Olimpiadi, con l’arrivo di investimenti in zone più estese rispetto alle venues delle gare. Dobbiamo lavorare sulla qualità e non tanto sui numeri, cercando di coprire sempre più nuove esigenze”.

Gianluca Brenna, Presidente di Confindustria Como ha dichiarato: “Oggi abbiamo avviato il primo tavolo di confronto su un tema strategico per le nostre tre province come le Olimpiadi invernali 2026. Siamo nella fase di ascolto da cui nasceranno le progettualità che verranno valorizzate nello studio che realizzerà The European House Ambrosetti. Si tratta di un progetto inclusivo sotteso al quale c’è l’idea di cooperare con tutte le forze del territorio in maniera tale da mettere a disposizione dei decisori politici roadmap condivise. Dobbiamo provare a elaborare, insieme, idee per lo sviluppo dei territori, anche se preferisco parlare di territorio allargato. Se pensiamo che siamo tante famiglie, questo territorio allargato o area vasta è il nostro giardino e dobbiamo curarlo insieme. Esprimo il piacere di vedere oggi qui gli esponenti di tante realtà delle tre province che con la loro presenza dimostrano di aver scelto di voler lavorare insieme: per noi è importante perché non può e non deve essere un progetto solo di Confindustria, ma vogliamo che sia il più allargato e condiviso possibile per sfruttare al meglio un’occasione fondamentale come le Olimpiadi invernali 2026”

“Per la realizzazione dello Studio Strategico Territoriale è essenziale allargare lo sguardo a tutto il territorio delle tre province e a tutte le componenti delle nostre comunità – ha affermato il Vicepresidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Emilio Mottolini – Ci auguriamo che grazie a questo incontro e ai prossimi previsti in calendario lo Studio si sviluppi con questo spirito e possa generare un impatto realmente incisivo. Nel merito del focus di oggi, l’auspicio è quello di rendere queste Olimpiadi indimenticabili e di ottimizzare le ricadute e, anche in questo caso, dobbiamo necessariamente creare sinergie con i territori contigui. Sarà infine importante diffondere la conoscenza di tutti gli spunti che emergeranno dallo Studio, così come il grande sforzo in preparazione dell’evento olimpico, anche presso la popolazione”.

Imma Campana, per The European House – Ambrosetti, ha sottolineato che “la mission della giornata di oggi e, più in generale, di questo progetto è creare una condivisione per dare un futuro ai territori delle tre province lombarde. L’obiettivo è di partire da azioni prioritarie e linee guida per poi arrivare ad uno studio che affronti in maniera sistemica le sfide del territorio lavorando insieme anche attraverso momenti di condivisione come il tavolo di lavoro di oggi. Il nostro contributo come TEH Ambrosetti è quello di accelerare un meccanismo di confronto e di collaborazione che è già nella capacità di questi territori. Sono previsti altri quattro appuntamenti itineranti nei territori in cui affronteremo alcuni dei temi più rilevanti per lo sviluppo di questa area vasta”.

Pio Parma, Senior Consultant Area Scenari e Intelligence, The European House – Ambrosetti: “Il punto di partenza del tavolo di lavoro di oggi va a intercettare una grande sfida per i nostri territori: le Olimpiadi invernali 2026. Si tratta di una grande opportunità e l’obiettivo è quello di trarne vantaggio a livello di sistema di area vasta. Una manifestazione internazionale di questo tipo diventa un volano che agisce su diversi ambiti: turistico, sportivo, culturale, economico, ambientale, urbanistico. La “sostenibilità” complessiva delle olimpiadi si lega ad aspetti centrali come mobilità, infrastrutture, turismo e, non meno importante, la legacy della manifestazione negli anni a venire. Occorre andare oltre il traguardo del 2026, tenendo conto dei punti di forza e di debolezza emersi dalle precedenti edizioni per trarre lezioni utili”.

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