Il Governo svizzero accelera per garantire un finanziamento equo delle infrastrutture di trasporto anche da parte della mobilità elettrica. Oggi, venerdì, il Consiglio Federale ha lanciato una proposta che mira a introdurre una tassa sulle auto elettriche in Svizzera a partire dal 2030, colmando il vuoto lasciato dal progressivo calo delle entrate generate dalle accise sui carburanti fossili.
L’Esecutivo federale ha presentato due varianti per questo nuovo contributo, entrambe volte a far partecipare i veicoli “green” al mantenimento della rete stradale, tradizionalmente sostenuta interamente dagli utenti attraverso le imposte sugli olii minerali.
Il Nodo finanziario: perché la tassa sulle auto elettriche
Attualmente, il finanziamento delle infrastrutture stradali federali si basa in gran parte sui proventi delle imposte su benzina e gasolio, che alimentano fondi cruciali come il FOSTRA (Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato) e il FSTS (Finanziamento speciale del traffico stradale).
L’aumento della mobilità elettrica e il conseguente declino della circolazione di veicoli a combustione interna stanno provocando una significativa diminuzione delle entrate per la Confederazione. Il Dipartimento dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) stima che, nel passaggio da un’auto a motore termico a una elettrica, lo Stato perda in media 600 franchi all’anno per veicolo.
Per correggere questa rotta e in vista dell’obiettivo zero emissioni nette entro il 2050, il Consiglio Federale ritiene fondamentale trovare un meccanismo di contribuzione analogo per le auto elettriche.
Le due proposte: chilometraggio o ricarica?
La procedura di consultazione, aperta fino al 9 gennaio, mette sul tavolo due opzioni alternative per la futura tassazione dei veicoli elettrici:
1. Variante “Chilometraggio” (Tassa sui Km Percorsi)
Questa opzione prevede una tassa calcolata in funzione dei chilometri percorsi in Svizzera. La tariffa, che dipenderà anche dal tipo e dal peso del veicolo, è stata ipotizzata a 5,40 franchi ogni 100 km per le automobili.
2. Variante “Ricarica” (Imposta sull’Energia)
La seconda alternativa propone un’imposta sulla corrente utilizzata per la ricarica del veicolo elettrico, sia essa effettuata presso stazioni pubbliche o private (ricarica domestica). La tariffa proposta ammonta a 22,8 centesimi per chilowattora (kWh), indipendentemente dal modello di auto.
Destinazione dei proventi e il ruolo dei cittadini
I proventi generati dalla nuova tassa sui veicoli elettrici saranno destinati ai medesimi fondi finanziati dalle imposte sugli olii minerali (FOSTRA, FSTS), inclusi i contributi a Cantoni e il Fondo per l’infrastruttura ferroviaria (FIF), oltre al bilancio generale della Confederazione.
Tuttavia, prima che queste nuove disposizioni possano entrare in vigore nel 2030, sarà necessaria una modifica costituzionale. Questo significa che, come previsto dalla democrazia diretta svizzera, l’ultima parola spetterà ai cittadini che saranno chiamati a votare sulla questione.