L’isola che c’è torna sabato 20 e domenica 21 settembre nel parco comunale di Villa Guardia per la 21ma edizione. Solidarietà, sostenibilità ecologica, cittadinanza attiva, centralità delle relazioni, tutela dei beni comuni, partecipazione democratica e valorizzazione del territorio. Questi i valori che la Fiera delle economie solidali promuove da oltre vent’anni sul territorio comasco, promuovendo uno stile di produzione, di consumo e di relazione più equo e sostenibile.
Alla Fiera delle economie solidali il pubblico troverà un’area espositori con artigianato, cibo genuino e bio, realtà solidali, attente all’ambiente e impegnate nella promozione culturale, operatori del benessere. Più di 120 espositori mostrano, raccontano, promuovono prodotti e servizi sostenibili, solidali, attenti al benessere di esseri umani e pianeta. Sono realtà che condividono valori come la sostenibilità ambientale, economica e sociale: cooperative, organizzazioni senza scopo di lucro, imprese locali, produttori di filiera corta, operatori olistici. Ci saranno, inoltre, incontri tematici, spazi e momenti per informarsi, per incontrarsi, laboratori per bambini, famiglie e adulti, spettacoli e concerti e un’area ristorazione diffusa nel parco sempre attiva.
“L’isola che c’è” 2025 è organizzata dalla Cooperativa sociale Ecofficine, dall’Associazione L’isola che c’è – Rete Comasca di Economia Solidale, dal Centro di Servizio per il Volontariato dell’Insubria e da Luminanda. Camera di Commercio di Como-Lecco, Provincia di Como, Comune di Villa Guardia hanno confermato anche per questa edizione il proprio patrocinio. La Fiera si sostiene anche grazie al contributo di Fondazione Cariplo, Bcc Cantù, Caes Consorzio Assicurativo Etico Solidale, Confcooperative Insubria e Rete Clima.
Gli organizzatori
“L’isola che c’è è ormai un punto di riferimento riconosciuto per il mondo delle economie solidali, non solo sul territorio comasco: un insieme di esperienze, pratiche e progettualità che spaziano dal commercio equo-solidale all’agricoltura biologica, dall’artigianato sostenibile alla tutela dei beni comuni, dal volontariato sociale alla cura delle relazioni e dell’ambiente. In oltre vent’anni la Fiera ha saputo fare rete, aggregare e consolidare le relazioni tra soggetti diversi – cooperative, associazioni, imprese locali, produttori, gruppi informali. Realtà eterogenee che condividono valori comuni come sostenibilità ambientale e sociale, solidarietà, cittadinanza attiva e partecipazione democratica, creando una comunità virtuosa e vitale che continua a crescere”, spiega Micol Dell’Oro, presidente di Ecofficine e componente del Consiglio direttivo dell’associazione L’isola che c’è. “La Fiera delle economie solidali è uno spazio che valorizza chi lavora per costruire alternative concrete ai modelli dominanti, chi immagina un futuro più giusto e inclusivo, offrendo al pubblico idee, prospettive, strumenti e possibilità di scelta”, conclude.
Martino Villani, direttore Csv Insubria
Il motore del volontariato di oggi sono le cittadine e i cittadini attivi e interessati al bene comune che vogliono portare il proprio personale contributo, senza necessariamente aderire a un’organizzazione ma condividendone i valori e supportandola in azioni specifiche. La Fiera è una di queste occasioni e, al contrario di quanto spesso viene detto in merito alla scarsa disponibilità dei giovani a ingaggiarsi nel volontariato, anche quest’anno l’età media degli oltre 300 volontari, che ci aiuteranno a gestire il fine settimana della fiera, è molto bassa e l’80% di loro non arriva ai 25 anni. Segno questo che non è la disponibilità a mancare, quanto piuttosto il costruire e promuovere occasioni di ingaggio a misura delle giovani generazioni”.
Anna Buttarelli, Referente Arte e Cultura di Luminanda
“Quest’anno proponiamo a L’isola che c’è un’azione di arte partecipata che coinvolge il pubblico nella creazione e nell’interpretazione di una ‘ribellione disarmante’, trasformando gli spettatori in co-creatori. Un gesto collettivo che propone l’arte come un potente strumento per esplorare e dare espressione a temi sociali complessi e attuali, favorendo il dialogo, la coesione comunitaria e l’inclusione di voci marginalizzate. È un progetto che nasce da un percorso di condivisione e confronto con le associazioni giovanili del terzo settore, in Fiera presenti come Punto Caldo, all’interno del progetto Lumilhub”. Prosegue: “Per noi di Luminanda è sempre importante portare un contributo a un evento di cui quest’anno siamo anche co-organizzatrici: ogni anno la fiera è l’occasione in cui la comunità si ritrova, si riconosce e si rinnova. Portare e attivare progetti culturali in questo contesto significa contribuire alla condivisione della bellezza, fatta di partecipazione, scambio e riflessione”.
La Fiera quest’anno è più che mai è una ribellione disarmante
Quest’anno la Fiera delle economie solidali vuole essere più che mai una ribellione disarmante: una forza collettiva che coinvolge le comunità verso una rivoluzione interiore ed esteriore, contribuendo alla costruzione di un’economia di pace, a partire dai piccoli gesti quotidiani. La ribellione disarmante non è violenta, ma si manifesta attraverso empatia, creatività e collaborazione, smaschera l’illusione di una pace costruita sulle armi e apre nuove strade contro ingiustizie e strutture oppressive.
“In un mondo in cui la violenza e il conflitto sembrano ovunque – nelle guerre, nelle ingiustizie, nelle relazioni quotidiane – spesso ci sentiamo arrabbiati, impotenti, soli. La ribellione disarmante offre un altro modo di reagire: non divide, ma unisce; non si sfoga nella rabbia, ma costruisce alleanze. Parte dalle piccole azioni di ogni giorno e ci spinge a condividere le nostre battaglie, affrontandole insieme”, racconta Francesco Restelli, portavoce delle associazioni giovanili del terzo settore coinvolte nella fiera.
Essere Lucrezia, FuoriFuoco, Gruppo Studio Sant’Abbondio, Human RW, Lèggere leggère Book Club, Le donne della porta accanto, Origami, Supporto Attivo, Teatro dei Sussurri, questi i nomi delle associazioni, saranno presenti come Punto Caldo, uno spazio dinamico di scambio e confronto, con laboratori e attività. Una vera e propria zona di attivazione sociale, pensata per valorizzare nuove forme di volontariato, creatività e partecipazione.
Dal tema della ribellione disarmante nascerà anche un progetto di arte partecipata, realizzato in collaborazione con Luminanda, che coinvolgerà per tutta la durata della fiera visitatori ed espositori in un’installazione collettiva. Il pubblico sarà invitato a riflettere sul significato di ribellione disarmante, a partire dalla propria esperienza personale, e a lasciare un segno concreto, aggiungendo al coro collettivo una frase che sintetizzi il significato della propria ribellione disarmante.
Il programma: attività per ogni età, per bambini, famiglie, giovani, adulti
La manifestazione vuole offrire ai visitatori un’esperienza densa di iniziative, riuscendo a coinvolgere il pubblico di ogni età con un programma ricco di esperienze.
Tra gli eventi previsti:
Sabato 20 settembre, dalle 15 alle 16, Radici Sorelle: una tavola rotonda e un laboratorio a cura di Luminanda, progetto Essere Lucrezia, Lèggere Leggère Book Club, Lachesi e Le donne della porta accanto. Un’occasione per celebrare i corpi come mezzo di rivolta e rivoluzione disarmante. Le partecipanti si cimenteranno nella ricerca di una rappresentazione del femminile che renda materico il rifiuto dell’oggettivazione, attraverso il gesto istintuale del disegno a linea continua.
Alle 14.30, Economia Sociale in Azione. Cooperazione e Volontariato per il futuro dei territori
Giulia Galera di Euricse (European Research Institute on Cooperative and Social Enterprises) dialoga con Luigi Colzani, presidente Csv Insubria, Mauro Frangi, presidente Confcooperative Insubria.
A cura di Confcooperative Insubria, Centro Servizi Volontariato Insubria, Associazione L’isola che c’è.
Alle 15.30, La diversità è questione di punti di vista, nell’ambito di Gemini, progetto di educazione alla pace e alla solidarietà, un convegno organizzato da Csv Insubria e Comune di Como, in collaborazione con Genitori si diventa Odv. Quando un figlio è portatore di (presunte) diversità come stimolare all’apertura e all’accoglienza? Una riflessione sulla posizione del genitore, tra desiderio di protezione e spinta ad affrontare il mondo, guidata da Lisa Trasforini, psicologa e psicoterapeuta.
Domenica 21 settembre, alle 10, conferenza: La pace è energia ma l’energia è pace?, a cura della Cers del Lario Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale. Dietro le tensioni internazionali e i cambiamenti climatici, le fonti energetiche hanno un ruolo fondamentale. La proposta delle Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali dà un’opportunità concreta ai cittadini di essere protagonisti, incidendo su una scala di quartiere, piccoli centri urbani e città. Perché perseguire la pace implica molto più che non imbracciare o deporre le armi: richiede la costruzione di società in cui tutti i membri sentano di poter prosperare nella gestione collettiva dei beni comuni. Intervengono: Francesco Tampellini, presidente Cers del Lario Ets di Como, Silvia Negri, presidente Cers Lecco Ets di Lecco, Luca Giacobazzi, vicepresidente Cer Energia Solidale Ets di Castello Cabiaglio (Varese), Enrico Sala, consigliere Cer Coesol Ets di Cambiago (Milano).
Alle 14, conferenza “Una ribellione disarmante”. Intervengono: Arianna Bettin, Dottoranda in studi strategici presso Università di Genova e assessora al Comune di Monza, Rossella Miccio, presidente di Emergency.
Introduce e modera: Francesco Vignarca, coordinatore Campagne della Rete Italiana Pace Disarmo
Evento voluto e progettato da L’isola che c’è, Csv, Arci, Coordinamento Comasco per la Pace, Git di Como Banca Etica, Mese della Pace Erba, Parrocchia di Rebbio.
Alle 16 intervista a Pasquale Pugliese sulla filosofia della non violenza, a cura di Punto Caldo – FuoriFuoco. Pasquale Pugliese, di formazione filosofica, si occupa di educazione, formazione e politiche giovanili. Impegnato per il disarmo, militare e culturale, è stato segretario nazionale del Movimento Nonviolento fino al 2019. Cura diversi blog ed è autore di “Introduzione alla filosofia della nonviolenza di Aldo Capitini” e “Disarmare il virus della violenza”.
Dalle 14 alle 19, Sussurri di libertà: celebri testimoni di non violenza, a cura di Punto Caldo – Teatro dei Sussurri. Nel cuore del parco, il Teatro dei Sussurri darà vita a una performance immersiva che celebra la non violenza attraverso l’interpretazione di personaggi storici e contemporanei che hanno scelto di perseguire la pace. Gli attori, distribuiti in diverse aree del parco, si trasformeranno in icone di non violenza, dalle più famose a quelle inaspettate, dando voce alle loro storie e ai loro ideali. I visitatori saranno invitati a passeggiare tra le scene, ascoltando dialoghi e testimonianze, creando un’esperienza interattiva che ispira riflessione e dialogo sulla forza della pace e dell’amore.
Attività per famiglie e neo-genitori
Le proposte per le famiglie hanno, come sempre, un ruolo centrale, con attività specificatamente dedicate a questo target, in collaborazione con realtà come Spazio Famiglie e Famiglie in cammino. Presente per tutta la durata della manifestazione uno spazio Baby Pit Stop, dedicato ad allattamento e al confronto tra neo-genitori, e uno spazio baratto.
Spettacoli e proposte per la sera
Coinvolti gruppi musicali giovani che proporranno diversi generi musicali:
Sabato sera sul palco i RasEmiliani & The Marsili Explosion, band reggae nata a Torino, cui seguiranno i The legendary Kid Combo, gruppo musicale folk punk.
Domenica sera, in collaborazione con il Circolo Gagarin, si succederanno sul palco della Fiera: Fitza, cantautrice e concorrente di X Factor 2024, Denti da latte, band alternative rock dal Lago Maggiore, Dick Complainers, band punk da Como, Kaostatiko, band punk e alternative rock, nata tra Corsico e Gallarate
Per maggiori informazioni: https://www.fieralisolachece.org/programma
Oltre 120 espositori
Sono oltre 120 le realtà che parteciperanno a L’isola che c’è, suddivise nelle consuete aree: ambiente, solidarietà, cibo, cultura, artigianato, benessere. Si tratta di soggetti accuratamente selezionati, che condividono valori come sostenibilità ambientale, economica e sociale, e comprendono cooperative, associazioni del territorio, organizzazioni senza scopo di lucro, imprese locali, produttori di filiera corta e operatori olistici. Ogni espositore mostra, racconta e promuove prodotti e servizi sostenibili e solidali, con un’attenzione costante al benessere di persone e pianeta, instaurando connessioni con un pubblico attento e consapevole.
Molte realtà rappresentano la tradizione e la vitalità del territorio comasco, come l’azienda agricola Aromi e Natura di San Fedele Intelvi. Tanti gli espositori storici, che confermano la continuità e la solidità della Fiera, come l’Apicoltura biologica di Maurizio Gallo di Tavernerio e Tessere la tela, realtà solidale di Guanzate che sostiene l’affido famigliare. Altri ancora riconoscono ne L’isola che c’è un punto di riferimento per i propri valori e per la propria missione, arrivando anche da altre regioni d’Italia. È il caso del “Santuario Capra Libera Tutti” di Roma, che promuove progetti di tutela animale e ambientale e di Spirito Silvestre, azienda agricola e forestale della provincia di Trento che distilla artigianalmente oli essenziali di alta qualità. Insieme contribuiscono a rendere l’evento un luogo unico di incontro tra culture, esperienze e pratiche sostenibili, consolidando la rete delle economie solidali su scala nazionale.
Sul tema ambientale e della transizione energetica, particolarmente interessante la presenza della Cers del Lario – Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale, un progetto che promuove un modello energetico da fonti rinnovabili condiviso e rispettoso dell’ambiente, destinando una parte delle risorse anche a progetti con finalità sociali. Sarà presente il presidente Francesco Tampellini con alcuni componenti del consiglio direttivo, a disposizione per fornire informazioni a chiunque fosse curioso o interessato.
Per maggiori informazioni: https://www.fieralisolachece.org/espositori/
Un’area ristoro diffusa su tutto il parco con ristorante, bar e food truck
A L’isola che c’è il cibo non è solo nutrimento e convivialità, ma esperienza consapevole e sostenibile. L’offerta è pensata per rispondere a tutte le esigenze alimentari, con piatti vegani, vegetariani e senza glutine, per garantire inclusività e attenzione ai bisogni di tutti i visitatori.
L’area ristoro della Fiera è diffusa su tutto il parco: i visitatori potranno gustare prodotti genuini e biologici, frutto di filiere corte e di pratiche rispettose dell’ambiente sia nello spazio ristorante coperto, gestito grazie al supporto dei tanti volontari, sia in un’area bar gestita da Arci e presso alcuni espositori come Vegami, gastronomia a base vegetale di Como, o Biocreperia, che proporrà crêpes dolci e salate biologiche vegane.
La sostenibilità si estende anche agli strumenti e materiali utilizzati: stoviglie, posate e bicchieri sono selezionati tra prodotti compostabili o riutilizzabili, riducendo al minimo l’impatto ambientale dell’intero servizio di ristorazione. Ogni scelta, dal cibo ai materiali, riflette i valori della Fiera: rispetto dell’ambiente, valorizzazione dei prodotti locali e promozione di stili di consumo consapevoli.
La sostenibilità come perno della Fiera
L’organizzazione de L’isola che c’è mette la sostenibilità al centro della pianificazione. Ogni anno la manifestazione viene progettata per minimizzare l’impatto ambientale e lasciare un’eredità positiva alla comunità che la ospita. Anche l’edizione 2025 segue gli standard della certificazione Iso 20121, grazie all’impegno della Cooperativa Sociale Ecofficine, organizzatore con sistema di gestione sostenibile certificato.
Dal 2022, in collaborazione con Rete Clima, viene calcolata la Carbon Footprint della Fiera, analizzando tutte le emissioni di gas a effetto serra derivanti dall’organizzazione, dall’allestimento, dalla realizzazione e dal disallestimento dell’evento. Le aree monitorate comprendono organizzazione, trasporto merci, mobilità di espositori e partecipanti, consumi energetici, ristorazione, produzione di magliette, comunicazione web e gestione dei rifiuti.
L’obiettivo è la Carbon Neutrality, ovvero emissioni nette di CO₂ pari a zero: le emissioni vengono ridotte al minimo e quelle residue vengono compensate tramite progetti per l’annullamento dei crediti di carbonio. I progetti scelti partecipano al Programma Vcs (Verified Carbon Standard) – Verra standard.
La sostenibilità de L’isola che c’è non è solo ambientale, ma anche sociale ed economica. L’evento promuove un modello responsabile e inclusivo, con attenzione al territorio: i residenti beneficiano di biglietti agevolati, il 10% dell’incasso viene destinato al Fondo di Solidarietà del Comune e delle Parrocchie di Villa Guardia. La Fiera, inoltre, redistribuisce valore, sostenendo progetti e attività di diverse realtà locali che contribuiscono alla realizzazione dell’evento.
I volontari
Un ruolo fondamentale per la buona riuscita della manifestazione lo hanno da sempre i volontari, oltre trecento in ogni edizione. Anche quest’anno la call per chi desidera contribuire alla Fiera è aperta.
Partecipare a L’isola che c’è come volontario o volontaria significa scoprire le tante realtà dell’economia solidale del nostro territorio e stringere relazioni con persone che realizzano progetti e che sognano cambiamenti. Ma non solo: i volontari contribuiscono alla promozione di stili di vita sostenibili e consapevoli, diventano parte di una comunità che condivide l’importanza dell’agire oggi, per un presente e un futuro più sostenibili, inclusivi e rispettosi di umanità e ambiente.
I volontari saranno coinvolti in diverse attività: nella promozione dell’evento, nell’allestimento del parco, nel servizio agli ingressi, nel servizio ristoro, nella gestione dei convegni e dei laboratori, nel supporto agli espositori, nell’assistenza ai visitatori. Chi ha la passione per la scrittura o per il videogiornalismo potrà supportare gli organizzatori nel raccontare la Fiera 2025 in diretta.
A tutti i volontari saranno garantiti la maglietta della Fiera, i buoni consumazione ma soprattutto una bellissima esperienza da vivere.
Per candidarsi a partecipare alla Fiera delle economie solidali come volontario o volontaria è necessario compilare il form sul sito https://www.fieralisolachece.org, andando alla pagina volontari. Per maggiori informazioni: volontarifiera@csvlombardia.it, 031.301800.
La 21^ edizione della Fiera “L’isola che c’è” si terrà sabato 20 settembre dalle 10 alle 23 e domenica 21 settembre, dalle 9 alle 23 nel parco comunale di Villa Guardia in via Varesina. La maggior parte degli stand sarà aperta fino alle 20, una parte dell’esposizione proseguirà fino alle 23.
L’invito ai visitatori è quello di muoversi, quando possibile, con mezzi pubblici, in bicicletta, a piedi. Sarà organizzato un servizio di navette gratuite (fornite da associazioni o cooperative locali) di collegamento tra il parco e i parcheggi segnalati e (a chiamata) di collegamento con la stazione ferroviaria più vicina. Presente un parcheggio custodito per le biciclette, grazie alla collaborazione con Ciclofficine.
Fino alle 19.30 il costo del biglietto è di cinque euro. Dalle 19.30 alla chiusura ingresso gratuito.
Bambini e ragazzi fino ai 14 anni e persone con disabilità potranno accedere gratuitamente.
Il biglietto d’ingresso, valido per entrambi i giorni della fiera, consente di partecipare a laboratori, spettacoli, conferenze, concerti e a tutte le attività previste da programma.
Il biglietto di ingresso contribuisce alla copertura delle spese organizzative, delle attività, della logistica e del lavoro delle tante persone che rendono possibile lo svolgimento della manifestazione. Contribuire significa partecipare attivamente alla crescita di un evento condiviso e che aspira alla massima sostenibilità. Il 10% dell’incasso sarà donato al Fondo di Solidarietà creato dal Comune e dalle Parrocchie di Villa Guardia.
Per maggiori informazioni: www.fieralisolachece.org