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9 Marzo 2020 – Due anni fa il primo lockdown. Como all’improvviso divenne un deserto FOTO

Due anni fa, il 9 marzo 2020, le strade di Como e dell’Italia intera si svuotavano.

Poche ore prima il premier Giuseppe Conte annunciava la partenza, a livello nazionale, del lockdown, parole che da allora diventerà tristemente famosa.

Sono passati esattamente due anni e la pandemia è stata combattuta e arginata, ma non è ancora del tutto sconfitta.

Guardando indietro nel tempo, fa così impressione osservare le foto di un momento epocale senza eguali nella storia recente.

Le vie della città che si trasformano in lande desolate e le strade libere non più attraversate dalle auto rimarranno, insieme a molte altre decisamente più tristi, delle istantanee storiche.

Tutto si ferma. E purtroppo il conte dei mori inizia vertiginosamente a salire. Ad oggi in provincia di Como si contano 146.208 contagi e ben 2.565 decessi.

 

E se la campagna vaccinale e le prescrizioni di sicurezza tantissimo hanno fatto nella lotta contro il virus, non bisogna però pensare che tutto sia alle spalle. Nelle ultime ore infatti l’indice di contagio Rt torna a salire e dopo un mese di valori bassi si avvicina a 1 si assiste ai primi segnali di aumento dei contagi da Coronavirus in alcune regioni.

E proprio su questa tendenza è intervenuto sulla sua pagina Facebook “Predire è meglio che curare”, Davide Tosi, docente e ricercatore dell’Università dell’Insubria e esperto di big data: “Per quelli che dopo due anni non hanno ancora capito che se salgono i contagi poi risalgono anche le altre curve (proporzionalmente). L’Rt nazionale inoltre si sta riavvicinando a 1, con alcune regioni già sopra soglia di guardia. Fate ancora un minimo di attenzione”.

Piazza Vittoria

 

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