Tutto rinviato a domani in attesa di dati aggiornati sul fronte pandemico.
Così ha deciso la cabina di regia oggi a Palazzo Chigi guidata dal premier, Mario Draghi.
Sul piatto le restrizioni fortemente invocate dal Comitato Tecnico Scientifico visto il peggiorare dei contagi e dei ricoveri.
Come noto sono aperte diverse opzioni: lockdown totali nei fine settimana oppure chiusura dei ristoranti e dei bar sempre nei weekend, provvedimento che varrebbe anche nelle zone gialle.
In discussione anche la zona rossa automatica (quindi non più a discrezione dei presidenti di Regione) nel caso in cui l’incidenza settimanale dei contagi superasse i 250 per 100mila abitanti.
C’è poi sullo sfondo la posizione di alcuni membri del Cts che vorrebbero un lockdown totale per il Paese di tre settimane almeno.
L’andamento dei numeri fa mettere in discussione l’annunciata riapertura di cinema e teatri per il 27 marzo ma si ipotizza un’alternativa: sale operative da lunedì a venerdì.
Qualsiasi provvedimento verrà deciso domani scatterà già questo sabato.
Un commento
Il papeete starà insistendo per rinviare qualunque decisione a Lunedì prossimo , che nessuno si azzardi a far saltare la movida durante il weekend !
D’altronde i dati della pandemia nella “sua” lombardia sono un successo planetario.