Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato oggi (con 59 voti favorevoli e 9 contrari ) il Piano della sanità pubblica veterinaria per il periodo 2019-2023.
Il documento traccia i principi di riferimento, il contesto, gli obiettivi strategici, gli interventi prioritari e gli strumenti attuativi che dovranno caratterizzare la prevenzione veterinaria nei prossimi cinque anni.
Come ha spiegato il relatore del provvedimento, il Presidente della Commissione Sanità Emanuele Monti (Lega), il testo promuove innanzitutto l’integrazione dei controlli, la semplificazione e la dematerializzazione delle procedure amministrative e degli obblighi a carico degli operatori economici.
Fra le novità, l’introduzione dell’anagrafe felina e la previsione dell’istituzione di un’assistenza veterinaria di base gratuita per la cura degli animali d’affezione i cui proprietari rientrino in una fascia socio-economica debole (quest’ultimo punto inserito su proposta del PD).
Il piano contiene inoltre le linee guida per la sicurezza alimentare e per il controllo della para-tubercolosi bovina, e promuove campagne di gestione del rischio sulla peste suina africana, l’ottimizzazione dei controlli ufficiali sull’applicazione delle norme di biosicurezza in avicoltura e il miglioramento dei requisiti sanitari nel settore dell’apicoltura.
Sono previsti anche interventi per gli animali d’affezione, misure di supporto all’esportazione di prodotti agroalimentari di aziende lombarde, oltre che attività di monitoraggio sui contaminanti ambientali e interventi per il benessere degli animali negli allevamenti zootecnici.
E’ stato infine approvato anche un ordine del giorno collegato al provvedimento, su proposta di Ruggero Invernizzi (FI), Presidente della Commissione Agricoltura, che indica alcune modifiche al sistema dei controlli per l’identificazione e la registrazione degli animali, e per renderli adeguati alla movimentazione dei capi di allevamento.
3 Commenti
Vero verissimo !
Le risorse non sono infinite.
Però, come dicevo, siamo travolti dal consumismo e nessuno riesce fermare i colossi che producono abbigliamento, cibo ( che il 25-30 %) va in pattumiera, prodotti di bellezza e quant’altro.
Per non parlare dei viaggi aerei che sono diventati più economici del bus cittadini.
No
Armando, e se invece fossero proprio gli umani a essere diventati troppi per le risorse di questo pianeta?
“Tutto può succedere…”
Continuano le mie perplessità perché il continente (europeo) consta di 300 Mio di cani più 600 Mio di gatti. Totale 1,4 Mrdm
Oltre altri quadrupedi domestici. Escluso il parco faunistico selvatico.
Credo che la sostenibilità invocata dai ragazzi che scioperano per il clima, venga vanificata dai numeri sempre più insostenibili.
La razza umana avrà sempre più problemi a portare a termine la presenza terrena.
Le cure saranno suddivise con gli amici animali che, avranno la meglio sull’uomo essendo molto lento ad adattarsi.
Gigli animali dispongono di una differenza legata alla sopravvivenza; sono ancora selvatici.
Nutro sempre più perplessità…
Che brutto sentire le notizie, a volte troppo algide, di bambini che soffrono e muoiono di fame…
Ripensiamoci !
Non uniformiamoci alle multinazionali dell’abbigliamento (anche animale) delle diete bilanciate
delle scatolette golose ecc
Queste aziende tenderanno sempre più a farci credere che ogni abitante di questo pianeta, dovrà dotarsi di un amico a quattro zampe.
L’avidità umana non ha confini,
si pensa al solo mero guadagno !