Il Consiglio di Amministrazione di FNM approvato il Piano Strategico del Gruppo FNM 2024-2029. “Il nostro Piano strategico – ha commentato il Presidente Andrea Angelo Gibelli – si propone di offrire visibilità sul prossimo periodo, caratterizzato dalla scadenza del prestito obbligazionario da 650 milioni di Euro e della concessione di Milano Serravalle-Milano Tangenziali, con l’obiettivo di garantire il rifinanziamento del debito in scadenza e il supporto finanziario allo sviluppo futuro, necessari per assicurare una struttura finanziaria solida alla base di una crescita sostenibile e di sostenere il rendimento per i nostri azionisti”.
Il Piano Strategico 2024-2029: obiettivi di crescita sostenibile
Per il prossimo quinquennio il Gruppo FNM si propone come un punto di riferimento per la promozione dello sviluppo e della competitività dei territori, rafforzando la propria strategia su due pilastri fondamentali: la Mobilità sostenibile e l’Energia rinnovabile. Consolidare un polo per la mobilità integrata e multimodale è l’obiettivo principale del Gruppo FNM nell’ambito della Mobilità sostenibile, con particolare attenzione alla Lombardia. Il Gruppo punta ad ampliare e migliorare la propria offerta nei trasporti pubblici su ferro e gomma, e a rafforzare la presenza nelle concessioni autostradali. Il Piano include il rinnovo delle flotte, il potenziamento delle infrastrutture – anche come soggetto attuatore degli investimenti finanziati da Regione Lombardia – e l’integrazione di sistemi digitali innovativi, anche grazie a partnership in logica di Mobility as a Community.
Il Gruppo si impegna a rendere il sistema di trasporto più accessibile, sicuro, tecnologicamente avanzato e sostenibile, per migliorare la qualità della mobilità pubblica e privata e contribuire positivamente alla decarbonizzazione e all’evoluzione dei modelli di mobilità in Italia. Nell’ambito dell’Energia rinnovabile, il Gruppo FNM ambisce a contribuire attivamente alla transizione energetica italiana, diventando un operatore di riferimento nella produzione di energia fotovoltaica ed eolica oltre che nello sviluppo dell’offerta di idrogeno per supportare le reti di trasporto.
Il Piano Strategico così configurato ambisce pertanto entro il 2029 a ridurre del 35% le emissioni complessive di CO2 generate dai bus e dai consumi corporate e a generare circa 650 GWh di energia da fonti rinnovabili.
Il piano di investimenti e le ipotesi economiche
In questo contesto, il Piano individua un percorso di crescita industriale sostenuto da investimenti lordi complessivi pari a 1,3 miliardi di Euro (circa 1,1 miliardi di Euro al netto dei contributi), orientati verso settori caratterizzati da bassa volatilità ed elevata prevedibilità, promuovendo una redistribuzione equilibrata della marginalità e del rischio tra i vari segmenti. Il 78% degli investimenti (pari a circa 1 miliardo di Euro) sarà dedicato alla Mobilità sostenibile, il restante 22% saranno allocati a iniziative nel settore dell’Energia.
La riallocazione degli investimenti verso segmenti a maggiore redditività, quali autostrade ed energia, sosterrà la crescita dei ricavi da 618 milioni di Euro nel 2023 a circa 850 milioni di Euro nel 2029 (CAGR +5%) e dell’EBITDA, previsto in incremento a circa 320 milioni di Euro nel 2029 rispetto ai 211 milioni di Euro del 2023 (CAGR +7%). L’utile netto del periodo è previsto attestarsi su un valore medio annuo pari a 60-65 milioni di Euro (80,9 milioni di Euro nel 2023, che includeva gli elementi positivi straordinari di reddito registrati da Trenord), in ragione principalmente degli ammortamenti crescenti e del maggior costo del debito in seguito al rifinanziamento del prestito obbligazionario in scadenza a ottobre 2026. Di seguito sono riportati maggiori dettagli riguardanti i singoli segmenti.
Mobilità sostenibile
Segmento infrastrutture per la mobilità (autostrade e infrastruttura ferroviaria)
Per quanto riguarda il business Autostradale, il Piano integra le disposizioni previste dall’art. 8 dell’Atto Aggiuntivo n.2 alla Convenzione Unica relativo al periodo regolatorio 2020-2024, sottoscritto in data 5 novembre 2024. In particolare, quest’ultimo prevede che Milano Serravalle-Milano Tangenziali (“MISE”), alla scadenza della concessione nel 2028, abbia diritto al valore di subentro pari ai beni reversibili non ammortizzati alla data. Inoltre prevede che, qualora la gara non fosse aggiudicata alla scadenza, MISE sarà tenuta a continuare la gestione ordinaria in proroga tecnica alle attuali condizioni, con obblighi di manutenzione per la sicurezza della circolazione1.
A livello economico-finanziario, il Piano riflette quanto previsto dalla proposta di PEF 2025-2028 (in fase di approvazione) che include investimenti lordi per un totale di circa 550 milioni di Euro (450 milioni di Euro al netto dei contributi) per il periodo 2024-2029, oltre a una ipotesi relativa agli investimenti necessari a mantenere elevati standard di sicurezza autostradale nel primo anno di proroga tecnica. Circa il 70% dei capex sono già impegnati. Con questo piano di investimenti, il valore di subentro al termine della concessione è attualmente stimato in 400-450 milioni di Euro.
L’EBITDA è previsto in crescita da 153,6 milioni di Euro nel 2023 a circa 190 milioni di Euro (CAGR +4%) tenuto conto di un incremento medio annuo del traffico dell’1,1% e delle tariffe del 2,8%2, assumendo la proroga tecnica nel 2029 alle stesse condizioni della concessione.
Per l’Infrastruttura ferroviaria sono previsti ulteriori investimenti per circa 65 milioni di Euro, di cui il 60% destinati allo sviluppo dell’hub logistico di Sacconago a Busto Arsizio. Questi investimenti, uniti alla gestione delle risorse finanziate da Regione Lombardia determineranno la crescita dell’EBITDA da 6,3 milioni di Euro nel 2023 a circa 13 milioni di Euro al 2029 (CAGR +13 %).
Segmento Ro.S.Co.
Il Piano prevede investimenti per circa 280 milioni di Euro, finalizzati prevalentemente all’acquisto di 13 treni elettrici per il rinnovo della flotta a servizio di Trenord e per interventi sul materiale rotabile esistente. Non sono inclusi investimenti in treni a idrogeno, poiché questi saranno acquistati per conto di Regione Lombardia utilizzando fondi PNRR per 84,5 milioni di Euro, destinati all’acquisto di 7 unità a idrogeno.
L’EBITDA è previsto in lieve aumento da 44,63 milioni di Euro nel 2023 a circa 46 milioni di Euro (CAGR +1%). L’andamento tiene conto della riduzione, già verificatasi nel 2024, dei canoni di locazione del materiale rotabile in seguito al nuovo contratto quadro con Trenord, caratterizzato da un orizzonte temporale più lungo, compensata dall’effetto dei nuovi investimenti. Il rendimento dei contratti di leasing del materiale rotabile a Trenord è assunto rimanere pari al 5,5%.
Segmento Mobilità e Servizi
Il Piano assume di proseguire nella gestione delle concessioni e contratti di servizio esistenti in regime di proroga tecnica, in continuità con le condizioni attuali. Gli investimenti lordi del segmento nel 2024-2029 sono circa 115 milioni di Euro (40 milioni di Euro al netto dei contributi) dedicati al rinnovo delle flotte con mezzi a minor impatto ambientale.
L’EBITDA è in crescita da 6,64 milioni di Euro nel 2023 a circa 18 milioni di Euro (CAGR +19%), tenuto conto della remunerazione prevista per gli investimenti in accordo al modello regolatorio di settore, ipotizzando un aumento medio annuo del numero dei passeggeri trasportati dell’1,2% e il positivo contributo dell’entrata a regime dei servizi di pagamento.
Energia rinnovabile
Il Piano prevede una significativa espansione della capacità installata fotovoltaica ed eolica, dai 38 MW a fine 2023 a 350 MW entro il 2029, al fine di promuovere la transizione energetica del Paese. Tale sviluppo comporterà investimenti per circa 290 milioni di Euro.
L’EBITDA obiettivo al 2029 è pari a circa 53 milioni di Euro in linea con lo sviluppo della capacità di generazione e tenuto conto che il Gruppo prevede di partecipare alle aste GSE per ottenere contratti di vendita a prezzo fisso (FER1 e FERX) tramite contratti per differenza. Alla luce di ciò il tasso di rendimento medio dei progetti previsto è superiore al 10%. L’EBITDA del segmento include anche il contributo dell’avvio di attività di produzione e vendita di idrogeno, principalmente per il trasporto ferroviario.
Struttura finanziaria e copertura del fabbisogno
Il Piano Strategico prevede che i flussi di cassa operativi saranno in grado di finanziare una quota significativa degli investimenti programmati, contenendo l’esposizione al debito. Tale previsione porta la PFN Rettificata ad aumentare dai 642,8 milioni al 31 dicembre 2023 a circa un miliardo di Euro a fine 2029, con un rapporto PFN Rettificata/EBITDA al 2029 che comunque rimane in un intervallo di 3.0-3.5x. Il Piano conferma quindi per il Gruppo una solida struttura finanziaria, sostenuta da flussi di cassa visibili e resilienti, anche senza considerare l’effetto positivo derivante dalla valorizzazione del valore di subentro della concessione MISE.
Dalle previsioni di Piano emerge un fabbisogno finanziario necessario per sostenere il piano di investimenti e rifinanziare il prestito obbligazionario in scadenza a ottobre 2026. A garanzia della copertura di tale fabbisogno e a sostegno del proprio impegno a mantenere un rating investment grade, FNM ha ottenuto supporto formale da un primario istituto di credito, a conferma della fiducia verso la solidità del Piano Strategico e delle assunzioni relative alla concessione di MISE in esso contenute.
Dividend policy
Alla luce delle dinamiche economiche e finanziarie precedentemente illustrate, il Piano prevede di remunerare gli azionisti con un dividendo per azione minimo atteso pari a 2,3 centesimi di euro (in linea con il dividendo pagato negli ultimi due anni), con la possibilità di incremento progressivo fino a un massimo di 3,2 centesimi di euro in funzione dell’implementazione del Piano, corrispondente a un dividend yield che si colloca in un intervallo tra 5,2% e 7,2%5.
In aggiunta a quanto sopra, FNM continuerà a monitorare le ulteriori opportunità di investimento che dovessero manifestarsi per garantire lo sviluppo in coerenza con gli obiettivi a lungo termine del Piano nell’ambito dell’Energia rinnovabile e della Mobilità sostenibile. In particolare, il Gruppo intende confermare la propria presenza nel settore delle concessioni autostradali e rafforzare il proprio posizionamento nel settore del trasporto pubblico su ferro e gomma.