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La comasca D-Orbit ripulisce l’orbita terrestre dai detriti: Luca Rossettini finalista all’European Inventor Award

L’Ufficio Europeo dei brevetti (EPO) ha reso pubblica la lista dei finalisti per l’European Inventor Award 2023, (istituiti nel 2006), uno dei più prestigiosi riconoscimenti europei riguardanti l’innovazione. E tra gli oltre 600 candidati, nella categoria “PMI” è stato nominato l’italiano Luca Rossettini, ingegnere aerospaziale e CEO della società comasca D-Orbit, con sede a Fino Mornasco. La sua invenzione riguarda la rimozione dei detriti dall’orbita terrestre (spazzatura spaziale), Luca Rossettini e il suo team hanno lavorato per risolvere questo problema creando un dispositivo che consente di spostare i satelliti in una parte inutilizzata dell’orbita o addirittura riportarli sulla Terra in modo controllato.

Secondo l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), dal primo lancio di un satellite nel 1957 sono stati inviati nell’orbita terrestre più di 15.000 satelliti. Oltre 600 collisioni, esplosioni e incidenti nello spazio hanno ridotto in pezzi molti di questi veicoli spaziali e l’ESA stima che, di conseguenza, più di 36.500 oggetti di dimensioni superiori a 10 cm stiano sfrecciando intorno alla Terra. L’inventore italiano Luca Rossettini e la sua squadra hanno lavorato per risolvere questo problema creando un sistema che consente di manovrare i satelliti in modo più preciso ed efficiente nei loro slot orbitali e poi di rimuoverli in modo sicuro dall’orbita terrestre quando non sono più utili. Luca Rossettini e il suo gruppo sono finalisti nella categoria “PMI” dell’European Inventor Award 2023. Sono stati selezionati tra oltre 600 candidati per l’edizione di quest’anno.

Molteplici soluzioni per un cielo pulito
Quando i detriti spaziali entrano in contatto con altri oggetti, creano altri frammenti. Ciò aumenta la probabilità di ulteriori collisioni, mettendo potenzialmente a rischio i satelliti e le missioni spaziali, e aumentando il numero di oggetti nello spazio che potrebbero cadere sulla Terra. Rossettini e il suo team di D-Orbit hanno creato un sistema per gestire sia il riposizionamento che la rimozione dei satelliti in orbita. Una volta portati fuori dall’orbita terrestre, i satelliti possono bruciare nell’atmosfera e disintegrarsi in un’area designato e sicuro.

Conosciuto come D-Orbiter(D3)™, il dispositivo di disattivazione progettato dall’azienda è un piccolo rotore indipendente e intelligente che viene collegato a un satellite prima del suo lancio. È dotato di sistemi propri di propulsione, di carburante, di unità di controllo a distanza e di telecomunicazione. L’apparecchio rimane inattivo finché non rileva un problema di funzionamento del satellite e avvisa gli operatori sulla Terra. D-Orbit ha anche creato una soluzione per la consegna “ultimo miglio”, chiamata ION Satellite Carrier, che si basa sul metodo brevettato dall’inventore per il rilascio in sicurezza dei satelliti. ION è un veicolo spaziale multiuso che può trasportare satelliti in orbita e rilasciarli individualmente esattamente dove devono essere per iniziare la loro missione in condizioni operative ottimali e svolgere diversi altri servizi avanzati, come testare payload di terze parti in orbita, durante la stessa missione.

Il D3 offre una soluzione economica alle aziende di satelliti per ridurre i detriti nello spazio, dato che il costo sostenuto per proteggere la missione dall’impatto con oggetti in orbita e della rimozione del satellite a fine vita può raggiungere un decimo del costo totale della missione. Rossettini e il suo staff sono stati nominati tra i tre finalisti nella categoria “PMI” per l’European Inventor Awards di quest’anno, un riconoscimento dedicato a invenzioni eccellenti brevettate presso l’EPO. I vincitori dell’edizione 2023 dell’European Inventor Awards saranno annunciati nel corso di un evento (in presenza e digitale) il 4 luglio 2023 a Valencia (Spagna). La cerimonia sarà trasmessa online e aperta al pubblico.

Raggiungere le stelle
L’invenzione di Rossettini è il risultato della sua lunga passione per lo spazio e la sostenibilità. Dopo aver prestato servizio come Ufficiale Aeronautico nell’esercito italiano, ha conseguito un Master in Ingegneria Aerospaziale presso il Politecnico di Milano. Ha lavorato per un anno in un laboratorio di ricerca statunitense sulle nanotecnologie applicate ai propellenti spaziali prima di tornare in Europa per completare un secondo master in Leadership strategica verso la sostenibilità. Successivamente ha conseguito un dottorato di ricerca in Propulsione Spaziale Avanzata sempre presso il Politecnico di Milano e, in seguito ad un tirocinio presso la NASA all’interno del Centro ricerche di Ames, Rossettini ha co-fondato D-Orbit in Italia nel 2011. L’azienda sviluppa soluzioni di logistica e trasporto orbitale e mira alla costruzione di un’infrastruttura logistica spaziale che consenta ai fornitori di servizi di semplificare e razionalizzare i lanci dei satelliti e ridurre la quantità di detriti spaziali in orbita.

“Se si punta a raggiungere davvero un’economia circolare sostenibile per lo spazio, il problema numero uno sarà la gestione dei detriti spaziali – spiega Rossettini – Oggi, abbiamo centinaia di frammenti in orbita che rappresentano la principale minaccia per i satelliti. Non sappiamo dove siano. Quindi, ogni volta che si invia un satellite si fa una scommessa di non essere colpiti da nessuno di questi detriti. E si capisce che, se il numero di satelliti continua ad aumentare come ora, non si potrà continuare a scommettere, soprattutto se si desidera costruire un business nello spazio”.

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