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Maltempo a Como città: massi sfondano il tetto di un’auto, onda di fango blocca vie e box. Le strade chiuse

Oltre al disastro sulla Lariana – strada chiusa e 26 evacuati tra Blevio e Torno – anche la città di Como è stata colpita duramente dal maltempo della notte.

Nella prima mattinata, Protezione Civile, vigili del fuoco e polizia locale sono stati impegnati in ben 6 situazione decisamente critiche per altrettante vie in cui sono scattate chiusure totali al traffico temporanee per liberare le carreggiate da fango e acqua.
Nel dettaglio si tratta del sottopasso di via Colombo, di via Monti, di via Brambilla, di via Regina (da via Santa Marta a via Sant’Abbondio), la stessa via Santa Marta all’altezza del civico 8 e di via Imbonati.

In via Regina Tedolinda, in particolare, un muretto di contenimento sopra la linea ferroviaria che porta alla stazione di Como San Giovanni ha ceduto, facendo precipitare pesanti blocchi di pietra sulla carreggiata. A farne le spese un’auto parcheggiata lungo la strada: i massi hanno sfondato il parabrezza e il tettuccio, distruggendo la parte anteriore del veicolo. Sul posto è intervenuto immediatamente il personale tecnico e i volontari del Lario, impegnati a rimuovere le macerie e a mettere in sicurezza l’area.

 

Anche nella zona di Como di via Casletti e Scalini, un’onda di fango ha praticamente bloccato strade e garage come si vede nelle immagini.

E sulla situazione del maltempo legato ai cambiamenti climatici è intervenuta anche la presidente onoraria dei Verdi, Elisabetta Patelli.

“I cambiamenti climatici, che ormai tutti sperimentiamo sulla nostra pelle, provocano questi eventi estremi di inaudita intensità. Oramai non solo i paesi del lago, ma anche parti della nostra città sono a rischio – dice Patelli – Nell’attesa che ci si decida finalmente a rallentare il cambiamento climatico con scelte globali, l’unica soluzione a disposizione di chi governa è un freno ai disboscamenti e alle edificazioni sulle aree a rischio e cura e manutenzione del territorio. Cosa che non accade oramai da decenni: boschi e sentieri sono lasciati a se stessi e si continua a erodere versanti delle colline comaschi”.

[Per segnalazioni, foto e video scrivere a redazionecomozero@gmail.com o al whatsapp di redazione 335.8366795]

Aggiornamenti a seguire.

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