Il tema della carenza di personale nelle imprese dell’accoglienza – e soprattutto le possibili risposte – sono al centro del progetto sperimentale avviato dagli albergatori di Confcommercio Como assieme alla Scuola Media Parini del capoluogo. Il progetto ha visto i ragazzi e le ragazze di seconda e terza coinvolti in un educational tour sperimentale con l’obiettivo di “toccare con mano” il lavoro svolto nelle singole principali aree dell’hotel: reception, piani, sala e bar/ristorante. Gli alunni hanno visitato alcune strutture alberghiere di Como associate alla Confcommercio e hanno potuto, attraverso l’accurato racconto diretto del management della struttura ricettiva ospitante, conoscere ed approfondire ogni aspetto del lavoro.
“Un progetto sperimentale – afferma il Presidente dell’Associazione Albergatori di Confcommercio Como Luca Leoni – servito per seminare e raccogliere, si spera, i frutti nel futuro. È importante trasferire nei ragazzi la passione per questo lavoro che, nonostante i sacrifici, porta anche tantissime soddisfazioni”.
“La visita didattica alle strutture alberghiere si è rivelata essere un’esperienza di fondamentale utilità – sottolinea il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Como Centro Città Valentina Grohovaz – nel cammino di orientamento scolastico delle alunne e degli alunni di seconda media. La conoscenza delle opportunità professionali offerte dal territorio è un’importante risorsa per scegliere con consapevolezza l’istituto di secondo grado in cui proseguire il percorso scolastico e progettare il proprio futuro lavorativo. Tutti hanno apprezzato l’esperienza formativa che ha permesso di conoscere da vicino le strutture di eccellenza della nostra città”.
Al termine del tour ai ragazzi è stato consegnato un attestato e una chiavetta usb con il materiale illustrativo di tutti gli istituti turistici presenti in Provincia di Como e non solo al fine di aiutarli nell’orientamento della scelta del percorso da seguire una volta terminata la scuola media.
“Sono rimasto colpito – continua Luca Leoni – dall’educazione dei ragazzi e delle ragazze e per questo faccio i complimenti agli insegnanti e alle famiglie ed anche dal grande entusiasmo dimostrato durante la visita della struttura. Questo è stato il primo passo di un progetto che ha l’ambizione di coinvolgere tutte le scuole del territorio a partire dal prossimo anno scolastico”.
I ragazzi e le ragazze sono stati ospitati dall’albergo Terminus, l’Hotel Metropole Suisse, l’Hotel Barchetta e l’Hotel Palace di Como.
“Crediamo molto a questo tipo di collaborazioni e sinergie con le scuole – conclude il direttore di Confcommercio Como Graziano Monetti – perché è importante per i ragazzi vivere questo tipo di esperienze e conoscere da vicino questa professione ed è importante mantenere un canale diretto con le scuole cosicché gli operatori del settore possano trasmettere le reali esigenze che il settore turistico richiede fornendo alle scuole gli elementi per sviluppare percorsi didattici allineati con il mercato del lavoro. Processo oggi quanto mai necessario vista la difficoltà nel reperimento di risorse umane nel settore turistico-ricettivo”.
3 Commenti
Pubblichino una busta paga se offrono l’eldorado.
Si rendano conto che in Svizzera una cameriera prende 19 franchi l’ora netti e fa le ore previste dal contratto.
Perché quindi un giovane dovrebbe lavorare per nemmeno la metà di 19 euro???
Sveglia perché il mondo ora è in rete e si fa in fretta a sapere dove pagano il giusto.
Oltre la passione, trasferiamo la pecunia…
Continuo a leggere o i continui allarmi lanciati da albergatori e ristoratori relativamente alla carenza di personale e mi chiedo se questi Signori conoscono il loro ambiente. Basterebbe parlare con chi lavora nelle strutture del territorio (anche di fascia alta) per capire l’offerta che questi “Signori” offrono al “Personale che non si trova”.
Contratti a tempo determinato con retribuzione mensile lorda tra i 1400 e 1500 euro basati su 40 ore settimanali con straordinari non retribuiti .
Nella realtà però questo monte ore si tramuta in turni dove vengono richiesti di base sei giorni lavorativi di 8 ore ( quindi 8 ore in più del previsto contrattuale ) e turni che ,anziché di 8 ore , sforano regolarmente a 12 ore con l’extra non retribuito.
Quale giovane sarebbe attratto da una simile offerta?
Ecco forse e’ ora di preoccuparsi anche di questo aspetto invece di continuare a lamentarsi.