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Massoneria: Magatti, Anzaldo, Nessi attaccano. Il sindaco: “Brutta deriva”. Lega contro Cecchi Paone

Esplode ormai definitivamente il caso massoneria a Palazzo Cernezzi. E in particolare, divampa la polemica sull’incarico affidato da Fondazione Volta (di cui il Comune è socio) ad Alessandro Cecchi Paone per la promozione delle iniziative culturali. Una decisione presentata pubblicamente dal presidente dell’ente, Luca Levrini, che con questa lunga intervista ha sostanzialmente confermato di appartenere alla massoneria pur trincerandosi dietro il criterio della riservatezza.

E se il consigliere Bruno Magatti – il primo a sollevare il caso specifico Fondazione Volta/Levrini – ha rilanciato diversi interrogativi diretti al sindaco Mario Landriscina (“Vi sono nel cda o in altri organismi della Fondazione Volta altri affiliati alla massoneria? E tra i designati del sindaco in enti, società o fondazioni ce ne sono altri ancora che lo sono? Ci sono in quest’aula tra consiglieri e assessori affiliati alla massoneria? Ci preme che non si consegni al potere di una lobby qualcosa che è di tutti”), pesantissimo è stato il consigliere della Lega e deputato, Claudio Borghi.

“Io non sono di quelli favorevoli alla costruzione di nuove categorie di candidabilità o negazione di dirittti: ci sono già il codice civile e il codice penale e se qualcuno è candidabile o no c’è scritto lì. Invece oggi si tende a pensare che il massone non può fare niente, l’indagato non può fare niente, il condannato non può fare niente. Ho questo difetto del garantismo. Però penso che la nomina di Cecchi Paone sia inopportuna – ha attaccato Borghi Questo giornalista nato come divulgatore ultimamente ha fatto la scelta personale di presentarsi come polemista, dunque come figura assolutamente divisiva”.

L’onorevole e consigliere comunale della Lega a Como Claudio Borghi – Ph: Carlo Pozzoni

“Ha attaccato politici, i vegani, tutta una serie di persone prese di mira – ha proseguito Borghi – Non credo sia una cosa adeguata alla nostra città e al tipo di formazione e di cultura di cui Como ha bisogno. Io personalmente, contutto il gruppo della Lega, siamo contrari a questa scelta e auspichiamo che i nostri rappresentanti in Fondazione Volta portino la questione nelle sedi opportuni. Una cosa è la scienza, una cosa è essere appositamente divisivi”.

Dopo che il suo capogruppo Alessandro Rapinese aveva già formalmente chiesto al sindaco Mario Landriscina se in Comune ci fossero esponenti della massoneria (con risposta negativa del primo cittaidno), per lo stesso gruppo è intervenuto Fulvio Anzaldo: “Noi ci occupiamo del tema dell’opportunità e apprendiamo che in seno alla Fondazione Volta, che ha dei rilievi pubblici, c’è la presenza di membri che fanno parte di associazioni massoniche. Non è illegale, ma c’è la segretezza e questa stride col pubblico e con la trasparenza”.

Anche il consigliere di Svolta Civica, Vittorio Nessi, ha affrontato il tema invitando a “chiarire quali sono questi elementi di riservatezza (della massoneria, ndr) che incidono sulla cosa pubblica e che cosa protegge questa riservatezza”.

Alla fine, il sindaco è intervenuto prendendo le distanze “da questa deriva che, per di più in coincidenza del Giorno della Memoria, non mi piace; non mi piace il principio che si tenti di intervenire per sapere di tutti vita, morte e miracoli in base a qualche ispirazione che subentra nella vita collegiale”.

“Non mi piace la logica per cui il sospetto oggi è su una cosa, domani su un’altra, dopodomani su un’altra ancora, fino a favorire un clima in cui finiamo per guardarci in cagnesco – ha proseguito il sindaco – La riservatezza appartiene a molti aspetti della vita di tutti i giorni. Io vi invito a una riflessione serena e non strumentale su questo tema, non mi sottrarrò a eventuali approfondimenti, però bisogna tirare una riga a un certo punto. Quando siamo certi che non abbiamo a che fare tra di noi con un mariuolo o un truffaldino, io sarei più sereno nella valutazione delle attenzioni che ogni persona merita quando non esce dal rispetto delle norme, dei regolamenti, delle leggi”.

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3 Commenti

  1. Il Sindaco Landriscina cita a sproposito il giorno della Memoria come fosse una succursale natalizia del volemosebbene perchè in “quel giorno non parliamo male di nessuno sennò stiamo discriminando”. Ma cosa c’entra la riservatezza personale con la riservatezza della massoneria che rappresenta una lobby con chiari interessi radicati in numerosi ambiti anche di interesse pubblico? Poveri massoni perseguitati e discriminati dai consiglieri comunali di Como…ehhh si

  2. Ogni tanto capita. È il bello del confronto. A volte ci si trova d’accordo perfino con l’on.Borghi. L’unica cosa che non si capisce perfettamente, è l’affermazione: “….Ho questo difetto del garantismo…”. Non si comprende cosa ci azzecca con il disinvolto uso del citofono da parte del suo segretario (tra l’altro sembrerebbe pure al condomino sbagliato). Ma si sa….”garantisti” con i potenti, “giustizialisti” con i deboli.?

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