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Maxi-ciclabile, Casartelli: “180 posti via, confermato da Landriscina e Butti. Bella? Identico a Gerosa”

La leggerezza della sostenibilità, di una mobilità lieve e a impatto zero si scontra con le fornaci fumose e sobbollenti della più tradizionale – quasi da manuale – polemica cittadina.

Se si parla di parcheggi frotte di comaschi infilano le cinture di sicurezza, armano le frizioni e partono, leva del cambio in resta, a cavallo di enormi tubi di scappamento (antiparticolato, ovviamente).

E’ solo una guerra di numeri, un rimpallo di responsabilità oppure un problema di visione (politica e urbanistica) quello che anima le cronache da qualche ora?

I fatti vedono scatenarsi Confesercenti che ieri ha stroncato il progetto della maxi-ciclabile Cernobbio-Camerlata, fortemente voluta dalla giunta Lucini e varata un anno fa dall’esecutivo Landriscina.

Insomma, un progetto in fase avanzatissima (da concludere, obbligo dei bandi di finanziamento, entro il 2020). Il problema: i posti auto che, con la realizzazione del secondo Lotto, andranno a essere cancellati nell’itinerario: Città Murata – FN Como Borghi – Piazzale Monte Santo e Itinerario Circonvallazione del Centro Storico. Percorso che comprende anche via Mentana e il mercato coperto.

Attacca il presidente di Confesercenti, Claudio Casartelli: “E’ una follia di dimensioni galattiche il Comune di Como vuole ammazzare il Mercato coperto. La ciclabile cancellerà 180 posti auto”.

Smentisce l’assessore ai Lavori Pubblici, Vincenzo Bella: “I posti che si ipotizza di cancellare sono 93, come è chiaramente scritto in un documento ufficiale, non 180. Detto che sono posti facilmente compensabili stiamo studiando un percorso alternativo, anche questo è scritto nei documenti ufficiali”.

Controreplica stamani. “Non mi sono inventato i numeri – chiarisce Casartelli – durante il consiglio comunale in cui abbiamo consegnato le cartoline per il mercato coperto ho incontrato il sindaco Landriscina e l’assessore Butti, loro, imbarazzati, hanno parlato di 180 posti da tagliare. Devo dire: mi hanno dato l’idea di non essere molto preparati sull’argomento. Sembra quasi che Bella non informi la maggioranza sulla ciclabile”.

(Per completezza: era prevista un’informativa dell’assessore, sul tema, questa settimana in giunta. Informativa poi rinviata, per impegni di Bella, alla prossima riunione d’esecutivo.)

“Abbiamo saputo del progetto qualche tempo fa – prosegue Casartelli – abbiamo saputo che avrebbe già passato una Conferenza dei Servizi, che sarebbe stato spedito in Regione e rispedito a Como dal Pirellone che ha evidenziato diversi problemi formali (pare incongruenze di mansioni legate a ruolo del Dirigente incaricato, Ndr)”.

Siamo spaventati – prosegue il presidente – nessuno sa nulla. Vogliono un percorso alternativo, e allora di cosa hanno parlato in Conferenza? Bella è come il predecessore, Daniela Gerosa. Sono la stessa cosa: piazza Roma è ferma, il rondò di San Rocco bloccato, il progetto di parcheggio in viale Varese è stato cassato senza se e senza ma, il tema dei posti auto è passato in secondo piano nonostante Landriscina abbia impostato una campagna elettorale contraria alle politiche viabilistiche di Lucini promettendo che avrebbe fatto di tutto per aumentare gli stalli in città. Dopo un anno e mezzo siamo al palo”.

Curioso che un’associazione di categoria come Confesercenti, storicamente più vicina al centrodestra, sia tanto dura. “Sì è curioso, lo so ma questi sono i fatti. Abbiamo ottimi rapporti con gli assessori Butti e Alessandra Locatelli, li incontriamo si confrontano. Dalle elezioni a oggi attendiamo ancora di incontrare Bella, anzi, attendiamo addirittura che risponda alla nostra richiesta di un confronto”.

Pronti alla battaglia? “Vogliamo stoppare il progetto in tempo e non essere obbligati, giocoforza, a presentare ricorso al Tar”.

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10 Commenti

  1. ma è possibile che auto e bici debbano per forza essere viste come in contraddizione? un città moderna è dotata di varie tipologie di strutture, seguendo il pensiero corrente non dovrebbero esserci nemmeno i marciapiedi….
    qui c’è bisogno di spazi per chi si sposta in città con la bicicletta, e non sono pochi, così come i posti auto e i marciapiedi privi di barriere architettoniche o di moto parcheggiate sopra a bloccare il passaggio. Il mercato coperto ha sicuramente bisogno di spazi comodi per la sosta, pur essendoci già ora vari spazi ed autosili nelle immediate vicinanze. Mi parrebbe comunque più sensato pensare ad un percorso alternativo, ragionando magari su via Milano

  2. Cioè prima si fida di Butti e Landriscina invece che dell’assessore competente e poi due righe sotto invece dice “non mi han dato l’idea di essere molto preparati”.

    Insomma prende solamente quel che gli fa comodo (il dato di 180 posti) pur di portare avanti gli interessi personali e della categoria.

    Direi che si commenta da solo

  3. O forse perché le proposte sulla mobilità del Sindaco Lucini e dell’Assessore Gerosa non erano così sbagliate, considerato la conformazione della città, gli spazi a disposizione e le diverse esigenze/interessi di tutti coloro che la abitano e la vivono (residenti, commercianti, pendolari, turisti…) e dei diversi mezzi di trasporto che la impegnano (trasporto pubblico, autovetture, motoveicoli, biciclette …), oltre ovviamente ai pedoni che sono spesso gli utenti meno considerati, e sono invece quelli da tutelare maggiormente.

  4. La sostenibilità non è solo piste ciclabili, è un progetto d’insieme. Così non va bene. Questa cottà ha bisogno di più trasporto pubblico, migliaia di nuovi posti auto (in strutture preferibilmente sotterranee o comunque belle da vedere), e poi in ultima analisi di piste ciclabili. Partire dal tetto è sbagliato!

  5. Ma basta ascoltare i bottegai. La pista ciclabile va fatta. Fosse per loro il centro storico sarebbe ancora invaso dalle auto. Bella = alla Gerosa? Un complimento. La Gerosa ha lavorato bene. Casartelli vada a farsi un giro in città per chiarirsi le idee e respirare una boccata d’aria (inquinata).

  6. Continuiamo a privilegiare gli interessi di pochi e a farci condizionare da una lobby economica. Non comprendo perchè oltre ad avere il fastidio del mercato coperto in pieno centro quando potrebbe essere spostato in zone più comode per tutti, dobbiamo pure essere condizionati dai loro affari e non dalle nostre esigenze.

  7. Non sono capaci di fare una rotonda di gestire mobilita’ e viabilita’ in assenza di un PUT che politicamente e’ stato osteggiato da minimo 10 anni ed ora cosa vogliono tirar fuori dal cilindro ??????
    La ciclabileeeeeee
    Ma vi rendete conto di quello cje sparate a vanvera ???
    Il PUT non esiste ancoraaaaa
    preoccupatevi di quello che e’ meglio per i cittadini.

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