Il sindaco Rapinese cancella in un colpo a quasi 400 posti gratis (con zone come via Fiume e via Torno che ne perderanno a favore del pagamento poco meno di 100, oltre alle strisce bianche azzerate nell’area di Como Borghi tra via Petrarca, piazzale Gerbetto, via XX Settembre e via Mentana).

Addio ad altri stalli per la sosta senza dover pagare in viale Innocenzo. E poi l’ormai famosa ‘tariffa Vulcano’, ovvero i 3 euro all’ora 24 ore su 24 per sostare nei posti blu in piazza Croggi, piazzetta Baratelli, Salita Quarcino, via Torno, viale Geno, via Brambilla, via Recchi, viale Rosselli, viale Bertinelli e piazza Verdi (giardini Maggiolini). Qui le tabelle e i dettagli.

E subito arrivano le conseguenze dirette sulle persone, in particolare non residenti, come testimonia ad esempio Margherita Sesti, madre di una figlia che, come tanti altri giovani, lavora in orari serali e notturni in un locale di viale Geno. Zona dove, come detto sopra, ora si pagheranno 3 euro all’ora tutto il giorno, senza eccezioni. Oggi invece, la tariffa è di un 1 euro all’ora dal lunedì al venerdì e 2 sabato e domenica. Ma fino alle 19 in inverno e fino alle 24 in estate.

“Il sabato sera mia figlia parcheggia verso alle 18 per andare a lavorare e tra tutto torna alla macchina verso le 2.30-3 del mattino, in estate anche verso le 4 in estate (nell’ultimo caso il costo totale sarebbe di 30 euro per una serata di lavoro, ndr) – racconta Margherita – Ora non potrà permettersi di pagare 3 euro all’ora, dovrà tornare a piedi. E la sicurezza per le ragazze in un orario simile chi la garantisce? E questo problema non riguarda ovviamente solo lei, ma tutti coloro che lavorano in quella zona”. Per inviarci altri casi specifici, lettere e segnalazioni scrivere a redazionecomozero@gmail.com.

“Questo provvedimento crea una situazione insostenibile – aggiunge (l’intervista completa è nel video sopra, ndr) – O questi ragazzi hanno la mamma e il papà che li vanno a prendere all’alba o non sapranno come fare”.