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Maxisanatoria migranti per l’agricoltura, Locatelli contro Bellanova: “Follia, Como ha già dato con l’incubo dei 500 clandestini a San Giovanni”

“La maxisanatoria per 600mila irregolari proposta dal ministro Bellanova è un’autentica follia”.

E’ durissima la deputata comasca della Lega, Alessandra Locatelli, dopo l’ipotesi messa in campo (con fibrillazioni anche in maggioranza) dalla ministra delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova.

E’ noto, l’idea è quella di regolarizzare 400/600mila (le cifre sono molto diverse, dipende dal giorno e dalle polemiche) irregolari dopo l’allarme lanciato dal settore agricolo dove mancherebbero 250/300mila braccianti

“Como ha già dato – tuona Locatelli – – cittadini hanno già dovuto sopportare una situazione degradante e mal gestita dalle precedenti amministrazioni e governi di sinistra. I comaschi ricordano bene l’incubo dell’accampamento di tende con 500 clandestini davanti alla stazione ferroviaria, una invasione senza precedenti e che ha messo in ginocchio la nostra città. Evidentemente il Governo Pd-5S-Iv-Leu non ha ancora capito quali siano le priorità dei cittadini, che in questo momento di gravissima crisi economica, finanziaria e sociale in cui versa il Paese hanno bisogno di risposte e risorse economiche per poter sopravvivere. Questo Governo non ascolta il grido disperato di famiglie, lavoratori e imprese, ma è disposto a garantire certezze e liquidità al business dei migranti, è inaccettabile, e i cittadini l’hanno capito fon troppo bene”.

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11 Commenti

  1. I primi a non volere la regolarizzazione sono tutta la filiera agroalimentare e l’utente finale…è troppo comodo ed economico far lavorare immigrati senza diritti a 2/3€ l’ora in nero invece di assumere italiani con contratto regolare e tutti i conseguenti costi. Altro che i disoccupati che non han voglia di lavorare…

  2. Assolutamente vero. E’ uno dei tanti motivi per cui ritengo il Reddito di cittadinanza che, tra l’altro, fu votato anche dall’Onorevole Locatelli durante il Governo 5Stelle e Lega, eticamente intollerabile. Tuttavia, la regolarizzazione dei braccianti consente anche di evitare che i percettori di Reddito di cittadinanza possano integrarlo con redditi derivanti dal “lavoro nero”. La regolarizzazione riguarda anche molti italiani.

  3. Con oltre 2 milioni e mezzo di disoccupati in Italia e’ incredibile non trovare 300/400 mila braccianti per un breve periodo di tempo, forse pero’ si, come diceva mio nonno “la terra e’ bassa e si fatica a piegare la schiena”. Quanta verita’ nonno e quanta vergogna italiani.

  4. Che strumentalizzatrice!
    Felice quando mangia le verdure ITALIANE. O quando Salvini twitta POMODORI e mozzarella. Peccato che 7 su 10 vengano raccolti da immigrati.
    Facile girare la testa dall’altra parte a comodo. Come su tutto d’altronde. Spero che Zaia e Giorgetti vi mandino tutti a casa. Presto

  5. Cercare di capire il punto di vista di chi non la pensa come te è sempre un utile esercizio di onestà intellettuale. Con la Sig.ra Locatelli è purtroppo sempre tempo sprecato, un’ intelligenza normale non ce la può fare . E’ la lega (l minuscola), se la conosci la eviti.
    Per dire, oggi la lega (l minuscola) non ha votato l’emendamento che consente la riapertura delle Chiese dopo il 18 maggio. Vi ricordate il Felpato che invocava la libertà di culto a Pasqua ?

  6. Braccia rubate all’agricoltura….. sarebbe ora le restituisca e si prenderebbero 2 piccioni con una fava.

  7. Incredibile! Abbiamo scoperto che l’Onorevole Locatelli non riesce a comprendere la differenza tra chi è in coda alla dogana per emigrare nel Nord Europa e chi è in balia dei “caporali” e del “lavoro nero” nei campi del Sud Italia. Forse non sa neppure che tra i lavoratori “in nero” ci sono moltissimi italiani. Non è che leggendo “in nero” ha pensato che si chiamasse così per il colore della pelle dei lavoratori? Mah…..non mi sorprenderebbe. L’Onorevole Locatelli non conosce bene il problema, non ha avuto la sventura, come il Ministro Bellanova, di aver lavorato come bracciante in gioventù.
    Il “lavoro nero”, tra l’altro, consente il riciclo del denaro delle organizzazioni mafiose, consente di evadere le tasse e i contributi di una buona parte della filiera agricola, consente la concorrenza sleale delle imprese malavitose su quelle sane, non consente il controllo delle condizioni di sicurezza del lavoro e le coperture assicurative dell’INAIL…..insomma il “lavoro nero” è una grandissima porcata!!!!
    E’ una vergogna che deve scomparire indipendentemente dalla nazionalità degli sfruttati. Cosa c’entra se i lavoratori in nero sono italiani, africani o dei paesi dell’Est Europa? Cosa pensa, l’Onorevole Locatelli, che mantenendo la situazione così come adesso, tutti i lavoratori stranieri non in regola scompaiano? O è più probabile che rimangano come sempre invisibili e sempre più vittime dei “caporali”.

  8. Forse se si impegna capisce anche lei la differenza tra regolarizzare chi già lavora e la situazione di San Giovanni.

    C’erano arrivati persino Bossi e Fini, autori della sanatoria più importante di sempre nel 2002.

  9. Onorevole quale soluzione CONCRETA propone per il problema della mancanza di manodopera per l’agricoltura? In quanto tempo la potrebbe realizzare? Preferisce far fallire l’intero settore anche a scapito degli italiani che lavorano nelle filiere pur di non accettare la realtà dei fatti e anzi contribuire a sistemare almeno in piccola parte una situazione che sappiamo tutti esistere, essere da sempre esistita ed essere appunto fondamentale per il settore? Non dico che sia giusto, anzi, ma è il “male minore”. Sbraitare e basta non porta a niente e tutte le altre grida di aiuto devono essere ascoltate, facendo questo non si toglie niente a nessuno, anzi.

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