E’ il dibattito dei dibattiti in questi giorni e non solo in Italia.
Italia, Francia e Germania in primis, con i premier che si confrontano sul tema, non permetteranno le vacanze sulla neve per evitare rischi epidemici durante le vacanze di Natale.
La Svizzera, che non fa parte dell’Unione, va in una direzione diversa.
Lo ha spiegato oggi il consigliere federale Alain Berset, nel consueto punto stampa: “Nel nostro Paese – ha detto – i comprensori possono restare aperti con l’adozione di piani di protezione”.
Diversi impianti elvetici hanno già aperto i battenti. In vista del Natale il governo dunque concede l’apertura ma con la massima cautela. “I Cantoni in cui c’è molto turismo invernale stanno prendendo molto sul serio la situazione – ha evidenziato poi Lukas Engelberger, presidente della Conferenza svizzera dei direttori cantonali della sanità – e piani di protezione sarebbero molto buoni, come ci riferiscono gli esperti. Al momento nei vari comprensori non si parla di limitare gli accessi alle piste”.
Infine una precisazione: “Le stazioni sciistiche potranno restare aperte in tutta la Svizzera nulla impedisce ai singoli Cantoni di adottare provvedimenti più severi”.
2 Commenti
Cosa non farebbero in CH per guadagnare.
Prima riciclaggio internazionale , adesso turismo di massa natalizio in periodo di Covid.
E pensare che Ischgl (stazione sciistica che confina con loro) è stato l’epicentro della pandemia in nord Europa grazie agli apres ski colpevolmente lasciati aperti per i turisti goderecci.
Chiudete la frontiera !
Chiudete la frontiera per favore.