I comaschi si indebitano principalmente per acquistare smartphones, altri prodotti di elettronica, auto e moto. A dirlo è il Barometro del Credito alle Famiglie (Crif). Nell’ultima analisi, riferita all’anno appena terminato, ciò che balza subito all’occhio è vedere come l’importo medio richiesto, appunto per i prestiti finalizzati a tali beni e servizi, sia in regione pari a 7.537 euro (superiore alla media nazionale di 6.249). E addirittura a Como si arriva a 8.535 euro richiesti (+25,2 % rispetto al 2020), trasformando così il territorio lariano nella provincia in cui si rileva l’importo medio più consistente.
Va detto che l’anno “appena concluso ha visto una graduale ripresa dell’economia dopo l’instabilità causata dalla pandemia, questo ha contribuito al significativo aumento della propensione degli italiani a richiedere un prestito”, ha commentato commenta Maurizio Liuti, direttore Corporate communication di Crif. E Como si posiziona sempre in alto nella classifica anche per quanto riguarda la cifra domandata per prestiti personali: in tal caso la somma media è paria a 12.690 euro (+9,5% rispeto al 2020).
In crescita, sempre sul lago, anche il numero di richieste di nuovi mutui e surroghe con un +12,4% (rispetto alla media lombarda del + 5%), mentre per quanto riguarda gli importi medi richiesti, si registra un valore medio pari a 154.773 euro, cifra al di sopra del valore registrato a livello nazionale. Nel comasco si è a quota 151.235 euro.
“A fronte di uno scenario in progressivo miglioramento grazie al consolidamento della ripresa economica già in atto e all’attuazione del Pnrr, per l’anno in corso ci si attende un’ulteriore crescita della domanda di credito da parte delle famiglie, con una accelerazione in particolare per i prestiti finalizzati, che continueranno a beneficiare di un costo del denaro e di condizioni di offerta ancora appetibili”, conclude Liuti.