La mini-rivoluzione della sosta intorno alle mura di Como è il caso politico della settimana (e delle prossime). Una concatenazione di piccoli misteri intorno alla delibera dell’assessore Vincenzo Bella approvata lo scorso 6 dicembre:
Parcheggi, rivoluzione intorno le mura: sosta massima 2 ore. Primi 60 minuti a 1 euro e 50
Nei giorni scorsi 45 giorni dopo l’approvazione, gran parte della giunta (o almeno una parte pesante – secondo quanto ha riportato il quotidiano La Provincia – con il vicesindaco Alessandra Locatelli, l’assessore Elena Negretti e il collega Marco Butti) ha scoperto di non aver compreso bene la ratio del provvedimento. E ha addossato tutte le colpe – con uno scaricabarile imbarazzante – sul titolare della Mobilità.
Parcheggi, triste teatrino. Chi vuole cacciare l’assessore Bella, sia almeno trasparente
Ottima piscina per sguazzare nelle polemiche. Così il Pd si butta con un triplo carpiato e invia questa nota:
“La Giunta di Como è arrivata a un punto tale che l’assessore più atteso della settimana, il responsabile di Mobilità e trasporti Bella, non si è nemmeno presentato alla consueta seduta, dove tutti, pare, si aspettassero di avere delle risposte sul nuovo assetto dei parcheggi sotto le mura”, lo rilevano, non senza interrogativi, gli esponenti del Pd Stefano Fanetti, capogruppo in consiglio comunale, e Federico Broggi, segretario provinciale.
“Dobbiamo prendere atto, ancora una volta, che questo è il loro modo di amministrare la città: fatta una scelta, inizia lo scaricabarile, nessuno se ne assume la responsabilità e avanti con i litigi interni. Di fronte a questa farsa il sindaco è totalmente indifferente, quasi fosse spettatore disinteressato delle vicende – proseguono Fanetti e Broggi –. Per quanto riguarda i parcheggi, gli assessori non sono d’accordo su nulla: né sulla tempistica di sosta giornaliera, né sul fatto di aumentare la tariffa oraria. E d’altra parte non è certo l’idea del secolo, in un momento storico in cui le famiglie fanno già i conti con più di qualche difficoltà”.
Il capogruppo e il segretario dem pensano, infatti, non solo “ai turisti che anche qualora vengano in città per una toccata e fuga o intendano fermarsi più a lungo, hanno dei comodi parcheggi nei silos, ma soprattutto ai residenti: forse la Giunta non si rende conto, oppure se ne disinteressa, che a pagare lo scotto di un provvedimento del genere, anche se solo sperimentale, saranno i comaschi che già fanno i conti con i costanti problemi di parcheggio. Possono degli amministratori decidere, ad esempio, quante volte una persona anziana deve avvicinarsi il più possibile al centro storico sulla sua auto per le incombenze quotidiane?”.“È una proposta veramente assurda. Ci aspettiamo quanto prima dei chiarimenti e vogliamo che vengano dalle parole di chi è a capo di questa amministrazione, il primo, vero responsabile dell’agire del centrodestra a Como: il sindaco Landriscina. Prenda una buona volta in mano la situazione, batta un colpo, la smetta di assistere passivamente alle faide che spaccano ogni giorno di più la sua Giunta. Tutto questo sta ricadendo su città e cittadini e non è accettabile”, concludono Fanetti e Broggi.