“Sono molto soddisfatto che siano stati confermati tutti i 15 militari del contingente ordinario dell’operazione Strade Sicure in servizio a Como. Un risultato importantissimo per il territorio e assolutamente non scontato”. Lo annuncia il Sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, spiegando che “Como e il territorio comasco potranno continuare ad avvalersi del prezioso lavoro di vigilanza e deterrenza svolto dai militari, che resteranno a disposizione del Prefetto per il miglior utilizzo a beneficio della sicurezza dei cittadini”.
Nelle altre città italiane, invece, il numero dei militari impegnati nell’operazione Strade Sicure sarà ulteriormente ridotto. “Dopo i mille militari tagliati lo scorso anno, dal prossimo 1° luglio il contingente sarà ulteriormente ridotto di altre 1000 unità – spiega Molteni -. E’ una decisione contro la quale mi sono opposto, nel silenzio totale. Nel momento in cui stiamo lavorando per incrementare le assunzioni di Polizia e delle Forze dell’Ordine e i territori chiedono più sicurezza, più prevenzione e più controllo, la scelta della sinistra, con le legge di bilancio del 2020, di ridurre la presenza dell’Esercito nelle nostre strade è sbagliatissima. Il contingente andrà riportato alla consistenza iniziale di 7000 mila unità: è un impegno che la Lega assume e che concretizzerà con il prossimo governo politico”, conclude.
5 Commenti
ogni tanto questo “coso” da segni di esistenza in vita
Ahahahhhh ma risultato di cosa? Se va bene li vedi in città murata una volta al mese! Molteni, Locatelli, Borghi la gente l’avete già presa in giro abbastanza… siete destinati all’estinzione grazie al cielo!
Nel 2022 ancora coi militari in città? Mamma mia che spreco.
Si dotino polizia e carabinieri di organico stabile e si smetta di adattare corpi nati per altro e non in grado di sopperire alle necessità cittadine.
Li si vede andare in giro a gruppi di 4-5 senza alcuno scopo.
Non è vero, una volta ne ho visto uno dare indicazioni in inglese ad una turista giapponese. Probabilmente questa starà ancora girando dispersa dalle parti di Blevio ma non si può dire che non servano a nulla.
Ho molta perplessità quando sento parlare di “militari” e “militarizzazione” da parte degli onorevoli leghisti. Sia il nostro Onorevole che il suo “capitano” hanno optato, alla fatidica chiamata, per il Servizio civile. Non è una colpa, anzi, ma perché allora si riteneva giusto non fare l’inutile soldato” e aiutare nelle mense delle ACLI i bisognosi? E perché oggi si ritiene di fare l’”inutile Generale” e non aiutare le Associazioni a tutela dei bisognosi? Mah…… non sarà la percezione del grado a far la differenza? A ri-mah….. 😊