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Como, nuova segnalazione: “Parcheggio in viale Lecco, pago con l’App e lo segnalo pure. Multata, non ho parole”

“Buonasera, ricollegandomi ad un’altra segnalazione in merito a multe ingiustificate in città vorrei segnalare anche la mia esperienza”. Inizia così la mail di una cittadina comasca inviata dopo questo articolo: Como, la lettrice: “Pago il parcheggio e vengo multata per ‘biglietto poco visibile’. Voglio dimostrare la buonafede ma quella telefonata…”, articolo peraltro commentato da diverse altre persone – qui o sotto il post facebook dedicato – con il racconto di situazioni identiche. Ad ogni modo, la multa può scattare in altre situazioni particolari. Ecco la nuova segnalazione.

Parcheggiata in città in viale Lecco avevo utilizzato l’app Easypark come faccio sempre ed avevo esposto un foglio grande sul cruscotto con appunto segnalazione pagamento avvenuto tramite app. Al mio ritorno trovo una multa, mentre verifico che il foglio sia ben esposto e visibile, quindi, come l’altra lettrice, chiamo l’ufficio della Polizia locale segnalando la svista e la risposta è la stessa ricevuta dall’altra lettrice: “Se vuole faccia ricorso, ho parlato con ausiliario che sostiene di non aver visto nulla sul cruscotto,  tenga conto che le costa più ricorso della sanzione”. Non ho parole…

Grazie e buona serata.

Per segnalazioni e opinioni: redazionecomozero@gmail.com, il numero Whatsapp 348.6707422.

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18 Commenti

  1. E’ ora di cambiare le regole e il modo di ricorrere verso sanzioni che si ritengono non dovute. E’ troppo comodo fare cassa da parte degli Ausiliari (anche in modo stravagante) per non dire di peggio perchè forse si rasenta la malafede da parte di qualche operatore e comunque se si può dimostrare di aver pagato il corrispettivo, nei tempi dovuti, la sanzione dovrebbe essere annullata senza ulteriori complicazioni anzi addebitando i danni all’operatore.

  2. Il pagamento del parcheggio con le app, lo uso da anni, non mi sono mai trovato nella situazione descritta nell’articolo. È sconcertante e ridicolo il non doversi fidare della tecnologia, perché magari un controllore della sosta abbia fatto un rilievo visivo e non attraverso il cellulare inquadrando la targa.

  3. E ora di cambiare, bisogna essere anche dalla parte del cittadino,e quando si chiedono spiegazioni chi è dall’altra parte dello sportello non deve sempre con questa supponenza dire sono affari tuoi,fai ricorso si deve collaborare con il cittadino senza questo non si va da nessuna parte

  4. E quindi si paga e basta,possibile che non ci sia qualcuno dell’amministrazione che intervenga e controlli l’operato di chi ha emesso contravvenzione e se hanno sbagliato annullare la multa e magari chiedere scusa.Forse chiedo troppo

  5. A mia madre disabile, con cartellino per il parcheggio riservato ben esposto, ed anche adesivo sulla carrozzeria della macchina nonché con montacarichi per sedia a rotelle ben visible guardando nel bagagliaio, mentre era chiusa in casa In quarantena col covid son riusciti a farle portare via la macchina col carro attrezzi. Solo dopo minaccia di esposto alla procura della repubblica per falso in atto pubblico e rimozione coatta abusiva, il carro attrezzi ha fatto inversione e riportato la macchina al suo posto. Motivo? “C’era il
    Parabrezza brinato e non si vedeva il tagliando” peccato fosse marzo e ci fossero 11 gradi di minima al mattino.

  6. Certo che moltiplicare x 100 o x 1000 le multe date cosí ad minkiam, con contorno di risposta dei vigili tipo ” son affari suoi faccia ricorso” quantomeno fa venire un sospetto…..
    Gli indizi sono giá due….al terzo ne avremo una prova.

    1. io direi di si. il problema non è la tecnologia (app) ma l’umano disattento o in malafede. puoi anche pagare con le monete ed esporre il tagliando, ma se l’ausiliare legge male e ti mette la contravvenzione poi sono problemi tuoi. l’assurdità (per usare un eufemismo) è che se porti la prova delle tue ragioni (tagliando o fattura/addebito) dovrebbero stornarti la sanzione seduta stante con le dovute scuse per il tempo perso, e non dirti di arrangiarti e fare riscorso che tanto ti conviene pagare e prenderlo in saccoccia.

  7. La risposta dei vigili è inqualificabile e non proprio nel solco dei rapporti collaborativi e rispettosi che dovrebbero esistere fra cittadini e amministrazione .
    Premesso che la parola dello ausiliario non è vangelo lo stesso poteva, anzi doveva comunque verificare tramite il suo palmare se l’ utente si fosse servito della app Easy Park prima di multare . L’ amministrazione ha quindi perso l’occasione di dimostrare la propria efficienza , imparzialità e riguardo verso i cittadini

  8. La presenza stessa del parcheggio in quella via è un insulto a tutta la città, pubblicare ancora articoli di questo tipo per difendere una mobilità da anni ’70 è semplicemente retrogrado.

    1. Che cosa c’entra? Le strisce blu ci sono? Si. Quindi posso parcheggiare, la
      Signora ha pagato? Si. La multa se la infilassero nelle loro saccocce

  9. EasyPark lavora in stretta collaborazione con le municipalità e gli operatori, così chi come te si ferma in uno dei loro parcheggi può farlo in tutta tranquillità e senza temere multe. Quando parcheggi con EasyPark, noi inviamo un messaggio ai loro sistemi di controllo. In questo modo i controllori possono vedere che la tua auto ha una sessione di sosta attiva e passeranno oltre. ( Tratto dal sito di EasyPark)

  10. Ma in che senso il foglio sul cruscotto? Cioè non dovrebbe essere il vantaggio dell’app il non dover avere foglietti e scontrini vari in giro? E cosa ci deve scrivere uno, ho pagato giurin giurello?

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