Cambio della guardia ai vertici del Museo della Seta. Questa sera, infatti, è stato nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione e la presidente uscente Bianca Passera ha consegnato il testimone a Giovanna Baglio (per Confindustria), responsabile della Certificazione e Sostenibilità della Ostinelli Seta di Casnate con Bernate e ex Responsabile tecnico del laboratorio del Centro Tessile Serico.
Accanto a lei, in qualità di vicepresidente, Maurizio Moscatelli, responsabile ricerca e innovazione di Confindustria e una nuova squadra (al netto di qualche nome “storico”) composta da molti volti noti, molti anche giovani, della città: Francesca Paini e Gisella Introzzi, già consigliere nel precedente mandato, Matteo Brenna, per Confindustria, e Davide Gobetti per Confartigianato, Paolo Piadeni per Confcommercio, Angelo Donati per gli Amici del ’27 e Associazione ex-allievi del Setificio e, ancora, Federico Vitali, Andrea Taborelli, Maurizio Moscatelli e Daniela Brenna.
“Eredito un patrimonio – sono le parole della neo presidente – questo periodo di lockdown ha segnato profondamente anche il museo e la partenza di questo Consiglio è in salita ma eredito un lavoro superlativo svolto da Bianca Passera (foto sotto, al centro) e dalla squadra che l’ha affiancata. Ha aperto molti sentieri che vorrei continuare a percorrere”.
Tra gli obiettivi della nuova presidente, oltre alla riapertura dopo i mesi di stop forzato, anche il coinvolgimento di tutte le anime della cultura comasca, non solo di quelle strettamente legate al mondo del tessile: “Mi piacerebbe continuare a consolidare il coordinamento con Fondazione Setificio ma anche riuscire a creare una rete trasversale capace di unire tutti gli enti e le associazioni che lavorano per la cultura a Como e che vorrei potessero essere presenti in museo – dice – e poi vorrei proseguire il percorso verso la sostenibilità soprattutto sociale già iniziato da Bianca Passera per avvicinare al museo quante più persone possibili”
Senza dimenticare, ovviamente, l’eterno sogno di una nuova sede, “un progetto a cui chi mi ha preceduta ha creduto fermamente e che intendo portare avanti con la speranza che si realizzi”, conclude.
“Il Museo della Seta non si propone come realtà autoreferenziale ma vuole mettersi in ascolto del territorio – aggiunge il vicepresidente Maurizio Moscatelli – questa sarà una delle linee guida del nuovo CdA che è la testimonianza del lavoro svolto in questi anni per fare sistema tra tutti i soggetti socio economici del territorio che si ritrovano in un luogo in cui, metaforicamente, si uniscono il saper fare e le competenza con la bellezza”.