RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Attualità

Natale a Como, azzanno FdI: “Il sindaco cancella il mercatino, e perché tollera gli street food a lago? Dov’è il rendiconto 2022? E la beneficenza?”

“Apprendiamo oggi dalle colonne del quotidiano La Provincia di Como che il Sindaco di Como, un tempo Superman, ieri Numero 1 e un domani Babbo Natale&Befana, ha deciso di cambiare le modalità del Natale a Como”. Inizia così la dura presa di posizione di Fratelli d’Italia. Il partito di Como è intervenuto oggi su Fb dopo le dichiarazioni rilasciate dal primo cittadino al quotidiano comasco. Il primo cittadino ha spiegato come il prossimo natale, al netto di eventuali progetti di alta qualità che dovessero arrivare all’amministrazione, non vi saranno mercatini, confermata invece la pista del ghiaccio, eventi culturali e luminarie. Da ricordare come l’evento dello scorso anno non abbia avuto particolare successo per stessa ammissione dell’organizzatore (Arti Libere) oggi in tensione con  il Comune: qui le cronache. A oggi peraltro non risultano depositati i rendiconti dell’evento né tantomeno versato il 10% del fatturato in beneficenza. Tornando ai meloniani comaschi ecco come prosegue la nota del partito:

Restando ovviamente in attesa del contenuto dei bandi, che nessuno vuole mettere in discussione e che giustamente dovranno essere fatti, abbiamo qualche perplessità su alcuni punti. Innanzitutto, l’abbandono totale del mercatino può risultare dannoso per un evento che era ormai entrato nei calendari e negli itinerari turistici natalizi. E’ stata fatta una valutazione in tal senso, se non dal Sindaco da qualche suo assessore, sempre che abbiano diritto di parola?

Visto che il Numero 1 è sempre attento ai dettagli, attendiamo informazioni e rassicurazioni, Se poi il Sindaco ritiene dannose le casette allora, per coerenza, ci chiediamo come mai abbia tollerato i numerosi Street Food ospitati ai giardini a lago, alcuni dei quali caratterizzati da una pochezza disarmante: anche in questo caso serve una linea univoca, perché se si vuole veramente valorizzare ristoranti ed attività commerciali, allora non andrebbero autorizzate bancarelle in diversi punti della città. Infine auspichiamo che, viste le promesse dello scorso dicembre, il Sindaco ci illumini rispetto al rendiconto della passata edizione, magari con il suo amato dettaglio fattura per fattura, ci spieghi dov’è finito il 10% in beneficienza e, da ultimo, informi sui dati delle carte di credito e degli acquisti fatti in città

© RIPRODUZIONE RISERVATA

8 Commenti

  1. Intanto mettere le bancarelle sul lungolago e verso il voltiano anche a Natale sarebbe la mossa migliore, ma paragonarmi delle bancarelle gastronomiche dal discutibile prezzo dei prodotti proposti con un più conviviale, grezzo ed economicamente accessibile complesso di street food anche no dai.

  2. Be’ era ora che l’opposizione di destra si svegliasse, ho molto apprezzato la mozione sull’intestazione del ponte sul Cosia agli ospiti del manicomio di San Martino, e ora apprezzo questa interrogazione.
    Non è la mia parte politica ma apprezzo.

  3. In quasi tutti i cosiddetti regimi chi ha la capacità o l’ardire di mettere in risalto i limiti, o le incompetenze del potere, “deve” – per chi muove le leve – essere defenestrato. La medesima cultura è stata applicata ai detrattori dell’ultimo anno o a chi, per logiche o per intelligenza o buon senso, è avversario (politici o emplici cittadini) considerato dal “vate” comunale il “nemico” da eliminare. Deriva autoritaria ma certamente non autorevole.

Lascia un commento

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo