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Natale a Como, il piano sicurezza affidato a una società privata. Per le forze dell’ordine, incarico a 4 dirigenti

Dopo la serie di roventi riunioni in Prefettura per l’assenza di un piano di sicurezza e in parte che di viabilità per il Natale a Como, oggi è arrivato il decreto del sindaco Alessandro Rapinese che – almeno sui referenti – fa chiarezza e individua una squadra di di riferimento.

Un provvedimento che serve “a individuare delle figure di riferimento, autorizzate ad interfacciarsi con tutte le forze dell’ordine, con l’Ufficio Territoriale del Governo (la Prefettura) nonché con altri enti interessati dall’evento”.
Si apprende, innanzitutto, che l’amministrazione si avvarrà di un’azienda esterna per il piano di sicurezza.

Si tratta della “ditta SYB Italia S.r.l., con sede legale a Milano Piazzale Loreto 5 e sede operativa in Como in Via Magni 29″, a cui l’incarico (di cui ancora non si conosce il compenso) è stato affidato dalla Direzione Commercio, Attività Economiche e Suap dell’amministrazione “per la redazione del Piano di Security e Safety nonché quale soggetto coordinatore del Piano stesso”.

Per quanto riguarda invece i soggetti referenti ed autorizzati a ricevere e fornire comunicazioni con tutte le forze dell’ordine locali, con l’Ufficio Territoriale del Governo ed con altri Enti, ecco i dirigenti comunali incaricati: Maria Antonietta Marciano (Direzione Commercio, Attività Economiche e SUAP), Ciro Di Bartolo (Direzione Reti, Strade, Mobilità – Verde, Parchi e Giardini), Rossana Tosetti (Direzione Cultura, Musei, Biblioteca, Turismo, Sport, Relazioni Internazionali).

Per ciò che concerne l’attività di coordinamento e comunicazione ecco invece la Ditta SYB, che si dovrà coordinare per la sicurezza con la Polizia Locale guidata dal comandante Vincenzo Aiello e con la Protezione Civile.

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6 Commenti

  1. Improvvisano sempre. Il 24.11 si sono presentati in Prefettura senza né il Piano del Traffico né quello della Sicurezza. Senza neppure uno straccio di documento perché il loro Piano del traffico era solo “verbale”. Per intendersi, sono andati in Prefettura come se fossero andati al bancone del bar di via Volta a sparare quattro chiacchiere tra amici. Il 25.11, in una delle solite esternalizzazioni, Rapinese Sindaco ci informa che non c’entra niente, lui quel giorno al bar non c’era. È un problema tecnico che si gestiscono gli Assessori (sich!) e i Dirigenti. Il 26.11 per poter partire si inventano un Piano provvisorio in attesa di mettere a punto quello definitivo. Il 30.11 non raggiungono ancora la sufficienza e vengono nuovamente rimandati indietro. Gli si fa presente che devono coordinarsi con quelli di Cernobbio: era troppo complesso arrivarci da soli. Infine, incaricano ben tre Dirigenti e ingaggiano una società privata per togliersi dagli impicci! Tanto il servizio extra lo pagano i contribuenti, anche quelli che non li hanno votati e che si permettono di criticarli. Improvvisano come quei mediocri studenti che prendono un cattivo voto nell’ultima interrogazione dell’anno, i magnanimi professori cercano di farli recuperare senza successo e il giorno prima dell’infausto scrutinio i genitori li mandano a “lezioni private”. Rapi continua a farci sognare!!!

  2. La cessione a terzi del piano sicurezza non era prevista dal bando.
    Inoltre, sempre in barba al bando, vengono somministrate bevande e cibo anche nelle casette di piazza Cavour (cosa esplicitamente esclusa dal band).

  3. Soprattutto la domanda è: “ in capo a chi sono i costi per la gestione della sicurezza?”
    Nei bandi precedenti la redazione ed i costi del piano della sicurezza erano in capo all’organizzatore dell’evento. Vorrei ricordare che senza una determina di aggiudicazione incarico questa società sta lavorando senza contratto…

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