E’ il giorno in cui la manifestazione Natale a Como è partita con enormi problemi e ritardi (raccontiamo e mostriamo qui dettagliatamente). Ed ecco che arriva un durissimo atto d’accusa da due delle minoranze in Comunale, Svolta Civica e Pd. Sotto le bordate dei gruppi la partenza, appunto, degli eventi natalizi di cui dicono “il quadro complessivo appare incompiuto e trasandato” oltre a viabilità e sicurezza: “ora scopriamo che l’amministrazione è in ritardo con il piano viabilistico straordinario per le feste natalizie e il piano di sicurezza. Scopriamo che questi sono stati esposti solo verbalmente in presenza del Prefetto e al resto del Comitato per l’ordine e la sicurezza”. Parole durissime per Alessandro Rapinese: “Il Sindaco è in evidente stato di confusione”.
Ecco la nota integrale:
Il Sindaco è in evidente stato di confusione. Il traffico è uno dei temi fondamentali per il futuro della città e il primo cittadino anziché proporre soluzioni ha risolto il problema invitando i cittadini ad usare i piedi salvo poi riversare tutta la responsabilità su dirigenti e Prefettura. Ora scopriamo che l’amministrazione è in ritardo con il piano viabilistico straordinario per le feste natalizie e il piano di sicurezza. Scopriamo che questi sono stati esposti solo verbalmente in presenza del Prefetto e al resto del Comitato per l’ordine e la sicurezza (qui le parole durissime del prefetto di Como).
Gli eventi di Natale avrebbero dovuto iniziare da oggi e il quadro complessivo appare incompiuto e trasandato. Il cambiamento annunciato rispetto alla collaudata esperienza nella gestione dell’evento non ha raggiunto i dichiarati obiettivi di maggior concorrenza. Il nuovo progetto, confuso nei contenuti, si sta rivelando modesto. Molti gli interrogativi rimasti senza risposta: chi è l’organizzatore? E’ stato presentato il piano di sicurezza? Il Comune ha effettuato le certificazioni tecniche? I bagni igienici sono stati istallati? Quanto personale di sicurezza è stato previsto?
Dopo i giorni delle promesse al vento, i nodi sono venuti al pettine. La piscina di Muggiò e Natale a Como sono lo specchio di una faciloneria e di un pressapochismo che la città non merita.
PD e La Svolta Civica
11 Commenti
Accanimento terapeutico della “Città dei BAIOCCHI” (non è un errore di scrittura) 😂
Come si fa a dargli torto? Da quando è partito il progetto Natale a Como, non ne hanno azzeccata una nemmeno di straforo. Il fallimento del bando dell’albero, il trasferimento della Città dei Balocchi a Cernobbio, il “bidone” ai Sindaci di Varese, Lecco e Cernobbio, i giudizi non troppo lusinghieri sul mercatino di Sanremo organizzato da Arti libere, il logo di Natale a Como il cui stile assomigliava molto al logo usato in campagna elettorale, la mancata presentazione del Piano del Traffico e del Piano della Sicurezza con annessa figuraccia in Prefettura, il rinvio e l’annullamento dell’inaugurazione e il primo giorno con molti cantieri ancora aperti e tante altre cose che ancora non si vedono 😊. L’unica cosa che è andata abbastanza liscia è il “brucomela” che con il Natale non c’entra nulla ma non puntualizziamo. Mi spiace per Rapinese Sindaco ma nonostante l’impegno, le rassicurazioni, la grande sicurezza di sé e l’entusiasmo dei suoi Assessori; l’organizzazione è indiscutibilmente insufficiente e i pochi allestimenti che si vedono oggi pure.
alcuni poi commentano come se queste cose vadano bene…povera Como,poveri noi
Ma le casette possono vendere il vin brûlé? domando per un amico che domani vorrebbe venire a Como. Grazie
Vorrei denunciare il fatto che le casette di piazza Cavour, nonostante da bando non sarebbero legittimate, somministrano bevande e cibo, in barba al bando e alle regole.
Le casette con somministrazione dovrebbero essere solo in via Corridoni!
Chiedo al sindaco che le multi e le rimuova.
Zitti muti, PD e Svolta Civica, non pervenuti, pensate a fare TAVOLI,TAVOLI, SOLO TAVOLI…. Avanti tutta Sindaco !!!!
Mario…ma va a ciapà i rat
bravi.
Perché zitti e muti? Mi risulta che anche nel regno del pifferaio ci sia ancora il diritto e dovere di critica , o no ?
È evidente che i tifosi del “personaggio” abbiano la medesime idee riguardo i concetti di “democrazia” e libertà.
Non poi così lontano, a Kiev e in tutta l’Ucraina, vi sarà un Natale al buio se non sotto le bombe. Da noi ci si sarebbe aspettati un Natale solidale e di vicinanza anche con quella popolazione martoriata. Anziché la guerra della bancarella, senza neppure saper formalizzare un piano del traffico e dei trasporti collegati, meglio sarebbe stato pensare a iniziative di fratellanza e sostegno, di festa intesa come speranza, non solo come consumo imitando carnevale. E senza neppure saperlo gestire. Non è solo confusione. È mancanza di spirito e di idee.
Egr. Sig. Mario, il suo vwro nome e’ Alessandro?