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Natale, Arti Libere muove i legali: chi doveva pagare le ambulanze? Pellicani: “Perdite tra 30 e 40mila euro”. Oggi ultimo giorno per consegnare i conti

Si fa complicata, e non poco, la situazione tra il Comune e Arti Libere, associazione che ha vinto il bando per l’allestimento del mercatino durante la manifestazione Natale a Como. Secondo quanto apprendiamo l’associazione ha attivato i propri avvocati e, come prima azione, fatto richiesta di accesso agli atti a Palazzo Cernezzi (le istanze sarebbero state più di una). Obiettivo, ottenere il Piano di Sicurezza per capire a chi fosse attribuita la copertura dei costi del servizio di Security e Safety (curioso però che Arti Libere non ne sia già in possesso). Secondo l’associazione infatti quel capitolo di spesa avrebbe dovuto essere in capo al Comune, organizzatore materiale dell’evento, e non al vincitore di uno dei diversi bandi. Sempre Arti Libere poi avrebbe già pagato gli addetti del servizio ‘Antincendio ad Alto Rischio’. La posizione dell’associazione è quindi chiara, anche fosse dimostrato che i servizi di supporto emergenza non erano in carico all’amministrazione, comunque, è il pensiero, i costi relativi avrebbero dovuto eventualmente essere ripartiti tra tutti i vincitori delle gare: mercatino, eventi, pista del ghiaccio, giostrai, etc.

Abbiamo contattato il presidente di Arti Libere, Andrea Pellicani che sul tema specifico ha risposto: “Stanno muovendosi i legali, no comment”. Però sull’esito finale dell’evento mercatino ha concesso qualche parola in più: “E’ stato in perdita, la stimiamo tra i 30 e i 40mila euro. Le casette erano vuote, le abbiamo riempite solo dopo portando l’affitto da 7mila a 1.000/2.000 euro”. Già il 7 dicembre il presidente annunciava il deficit dicendo: “Il Comune ha temporeggiato, perso il 50% degli operatori”, qui i dettagli.

Oggi peraltro scadevano i termini per la consegna della rendicontazione del mercatino (qui i dettagli), su questo passaggio non è dato sapere se l’Associazione abbia rispettato i termini. Da evidenziare invece come entro il prossimo 31 maggio l’organizzatore dovrà corrispondere al Comune il 10% del fatturato realizzato tra il 26 novembre 2022 e l’8 gennaio 2023 da destinare in beneficenza. Bisogna ricordare, infine, come il Comune abbia contestato ad Arti Libere la mancata realizzazione di alcuni spettacoli: proiezioni laser, animazione itinerante in centro, eventi musicali. Tutte voci previste nel bando.

 

 

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3 Commenti

  1. Da quello che dice il sig.Pellicani qualche problema organizzativo c’è stato e qualche problema di natura contrattuale pure. Sorprende che il Sig.Pellicani abbia firmato il contratto senza accorgersi che le spese per i servizi di sicurezza e soccorso, fossero in carico a lui. Anche se la mancanza di chiarezza non è solo colpa sua. Sarebbe opportuno che Rapinese Sindaco, non subito ma almeno entro la fine di aprile, spieghi in Consiglio Comunale la versione del Comune e consenta, senza indugi, ai rappresentanti delle opposizioni di accedere agli atti. Probabilmente ci sono state delle perdite finanziarie a carico dei contribuenti, compresi quelli che non lo hanno votato; probabilmente c’è qualche rischio operativo inerente ai probabili contenziosi, che saranno un problema per quelli che gli succederanno; probabilmente c’è una perdita di immagine del Comune di Como; sicuramente l’anno prossimo la formula dovrà essere rivista. Rapinese Sindaco ha fatto una scelta politica molto azzardata: ha organizzato senza esperienza un evento che il Comune non organizzava da qualche lustro e lo ha organizzato a pochi mesi dal suo insediamento. Queste sono le conseguenze e speriamo siano solo queste.

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