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Nel cuore di una Como super turistica, tra roselline e giardino: “Spaccio e risse, abbiamo paura”

Non siamo ancora ai livelli del 2017, quando “la collinetta delle rose” all’interno de giardino che ha preso il posto dello zoo, in via Sant’Elia, si era trasformata in una vera e propria piazza di spaccio alla luce del giorno, ma che la situazione qui stia degenerando è sotto gli occhi di tutti, forze dell’ordine comprese.

A segnalarlo diversi residenti, di cui rispettiamo la comprensibile richiesta di anonimato, che raccontano: “Qui da sempre si alternano momenti di tranquillità ad altri nei quali la situazione diventa fuori controllo e chi vive in zona sa bene che, se non si interverrà seriamente, quello che sta succedendo in questi giorni non può che peggiorare – racconta una residente – solo nell’ultimo weekend Polizia, Carabinieri e Croce Rossa sono intervenuti ben tre volte, una con quattro volanti per identificare un gruppo di ragazzi evidentemente intenti a spacciare e a litigare sulla collinetta, la maggior parte scappati alla prima sirena in lontananza, un’altra per soccorrere un ragazzo riverso a terra ubriaco assistito da ‘amici’ che si sono ben guardati dal chiamare i soccorsi e si sono dileguati al loro arrivo e un’altra volta per sedare una rissa tra una decina di persone. E lunedì una volante è rimasta parecchie ore all’ingresso del parcheggio sotterraneo per poi intervenire nuovamente insieme ad un’ambulanza”.

“Tralasciando i rifiuti e i cocci di bottiglia e il fatto che le siepi siano usate come wc, a volte si tratta di ragazzi, per lo più stranieri, che trascorrono il pomeriggio e la sera fino a tardi ad ascoltare musica spesso a volume altissimo e, in quei casi, anche se hanno il monopolio del parco, non fanno nulla di male se non disturbare chi abita qui quindi vado personalmente a chiedere di fare meno rumore e tutto si risolve così – racconta un altro residente – ma molto più spesso chi staziona in questo parco ha ben altre intenzioni e ben altri atteggiamenti, e capita di vedere passanti fare rapidamente dietrofront e cambiare strada per la paura”.

Una situazione che ricorda quella esplosa sette anni fa, appunto, quando, tra le proteste dei residenti, che arrivarono addirittura a potare di persona le siepi dove venivano nascoste le dosi, il Pd presentò un esposto chiedendo maggior illuminazione e la Lega organizzò qui un presidio capeggiato dall’allora segretario cittadino Alessandra Locatelli che, una volta diventata vicesindaco dell’amministrazione Landriscina, fece posizionare nuovi lampioni e una nuova telecamera collegata con la Polizia Locale.

“Eravamo in campagna elettorale e si sa come vanno queste cose, quindi non mi aspetto nulla di simile. Il problema di questo parchetto è che è in una posizione molto defilata e fuori dai controlli che fanno le forze dell’ordine passando in auto, situazione ulteriormente aggravata dalla decisione incomprensibile di chiudere alle 21 i cancelli pedonali verso viale Cavallotti e via Sant’Elia visto che, non essendoci nulla di simile verso via Recchi, chiunque può entrare liberamente e fare quello che vuole lontano da occhi indiscreti – spiega una terza persona – quello che possiamo fare come residenti è non limitarci a chiudere le finestre sperando che ci pensi qualcun altro, ma chiamare costantemente le forze dell’ordine ogni volta che notiamo movimenti strani o scoppiano risse. Solo così chi di dovere si può rendere conto della gravità della situazione e pensare a interventi radicali”.

“Personalmente sto valutando l’ipotesi di un esposto al Questore, magari coinvolgendo chi abita in zona, per sollecitare controlli costanti – conclude – e penso che il Comune dovrebbe valutare seriamente l’ipotesi di chiudere con un cancello anche il lato del giardino verso via Recchi lasciando fuori solo la biglietteria, visto che, soprattutto di notte, è impossibile sorvegliare adeguatamente questo giardino che si trasforma in una terra di nessuno”.

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5 Commenti

  1. Questo è il risultato del non usare più i manganelli quando serve…e lo sapete tutti dentro di voi…ipocriti…la legge è legge e chi non la rispetta se le merita…altrimenti godetevi la vostra gotham city…ma zitti però…

    1. Bisogna denunciare tutti i santi giorni, andare lì tutti i giorni arrestarli e spedire con raccomandata senza ricevuta di ritorno ai loro paesi di origine (Marocco,Tunisia,Algeria) paesi in cui non c è nessuna guerra e la maggior parte di loro non hanno alcun diritto di restare sul nostro territorio.
      Chi è finto italiano italo/marocchini/tunisini ecc. Arrestare tt i giorni fino a farli stancare e presidio giornaliero delle forze dell ordine

  2. Ci ricordiamo noi residenti la battaglia del 2017quando ancora dormivano .e vivevono nel giardinetto che era diventato di loro proprietà. Lo spaccio.anche a studenti delle scuole medie era sotto.l occhio di tutti e il transito per noi residenti coi nostri nipoti era impossibile.Le autorità devono stroncare la odierna situazione sul nascere per non tornare a quei tempi

  3. Sarebbe luogo ideale per un bel parco giochi! Anche in ricordo dello zoo e della scuola materna che c’erano tanti anni fa

    1. in effetti sarebbe stata una destinazione sensata per uno spazio che invece, così, è di fatto terra di nessuno. attrezzarlo come parco giochi per bambini sarebbe veramente un modo per renderlo più vivo e sicuro

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