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Attualità, scuola

Nel quartiere semi isolato timori per la scuola nel verde: “Eppure quasi metà bambini viene dalla convalle”

Cinque messi per riaprire la strada che porta da Como a Civiglio, chiusa a seguito di una frana avvenuta il 15 maggio scorso rischiano di mettere in seria difficoltà non solo i residenti e il mitico Crotto Civiglio, che ad oggi registra un significativo calo delle prenotazioni, ma anche gli alunni della scuola elementare D’Immè.

Anche se la carreggiata risulta sgombra e perfettamente percorribile da giorni, infatti, sono necessari alcuni lavori di messa in sicurezza del terreno soprastante, di proprietà di privati, che si protrarranno fino a novembre, almeno stando al timing indicato nell’ordinanza a firma del sindaco Alessandro Rapinese, pubblicata pochi giorni fa all’albo Pretorio.

Peccato, però, che a settembre inizi la scuola, e non una scuola qualsiasi ma un istituto che negli anni si è costruito una reputazione tale da accogliere, contro ogni apparente logica, moltissimi bambini provenienti dalla convalle, disposti a salire fino a Civiglio (anche grazie a un efficiente servizio di accompagnamento sull’autobus di linea) pur di frequentare una scuola speciale, immersa nel verde e con un metodo di insegnamento e un’attenzione ai più piccoli davvero d’eccellenza.

“Come ho riferito qualche giorno fa all’assessore ai Servizi Educativi Nicoletta Roperto, gli alunni provenienti da Como città sono circa trenta su ottanta iscritti, decisamente non pochi e, anche se ad oggi nessuno mi ha ancora riferito ufficialmente le tempistiche di riapertura della strada, se davvero si arriverà a novembre i disagi saranno obiettivi visto che è stata soppressa la linea 5 e, per raggiungere la scuola, bisogna passare da Tavernerio e dalla strettoia per Ponzate o, addirittura, salire fino a Brunate – sono le parole di Giusy Porro, dirigente dell’Istituto Comprensivo Como Lago da cui dipende la primaria – anche se al momento non ho avuto ancora rimostranze da parte dei genitori, probabilmente consapevoli del fatto che il problema non dipende da noi, o iscrizioni ritirate, Civiglio è in pratica un quartiere isolato”.

Vale la pena ricordare, infatti, che la primaria di Civiglio è tra le scuole che, secondo l’Amministrazione Rapinese, sono a rischio di chiusura in un’ottica di riduzione e ottimizzazione dei costi (ne parlavamo qui): “L’edificio non presenta criticità e il numero degli iscritti di quest’anno ha raggiunto pienamente gli obiettivi che ci eravamo posti, esattamente come l’anno scorso – precisa la dirigente – non entro nel merito dei criteri di valutazione individuati dal Comune, ma non tutti capiscono che la scuola non è solo ottimizzazione dei costi e se, a causa del protrarsi di questi disagi, la nostra primaria dovesse diventare meno attrattiva, questo potrebbe essere un grosso problema, anche solo se si pensa che 80 bambini dovrebbero essere ricollocati nelle altre scuole cittadine”.

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