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Nella magica valletta verde di Como il genio della gastronomia presenta: “La storia del panino italiano”

Venerdì 19 luglio appuntamento imperdibile (e goloso) alla Polveriera in Valbasca con un mix perfetto tra cultura gastronomica, ricordi e buoni assaggi.

Alle 19.15, infatti, Alberto Capatti, storico dell’alimentazione e della cucina e primo rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, presenterà infatti il suo libro “Storia del Panino italiano. Un intramontabile boccone di felicità” (Slow Food Editore) che con uno stile leggero ma rigoroso racconta la storia di uno dei piatti più famosi, e sottovalutati, nella nostra cucina, specchio perfetto di una società stratificata e in continua trasformazione.

Ad accompagnarlo nel racconto, Isa Botta, ex direttrice Enaip, con i suoi consigli sul buon pane, e ricordi delle storiche paninoteche comasche Arnold’s e Merendero.

L’incontro, condotto da Maurizio Pratelli, si concluderà con gli assaggi degli amatissimi panini della Polveriera preparati privilegiando le materie prime dei produttori locali come i formaggi di Casale Roccolo e i salumi della Macelleria Salumeria Quetti. In abbinamento ai panini si potrà degustare birra artigianale o Kefirata analcolica, entrambe produzioni de Il Birrivico.

Posti limitati con prenotazione consigliata QUI.

Contributo di partecipazione 10€

La Polveriera si trova in Valbasca ed è facilmente raggiungibile da Lipomo o da Albate.

Per maggiori informazioni consultare il SITO.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

2 Commenti

    1. Non è pubblicità, non facciamo quattrini con questo articolo ma raccontiamo un evento che riteniamo estremamente interessante soprattutto vista la storia di un genio come Alberto Capatti, storico centrale della gastronomia italiana. Lei ha perso un’occasione per pensare prima e scrivere poi. Che noia.

      (Ah, signor commentatore dal consueto pseudonimo inutile, quando è pubblicità trova la scritta chiarissima: Pubbliredazionale. Anche noi viviamo di qualcosa, soldi per capirci, come tutti i mortali. Visto che voi leggete e commentate gratis e pensate che i giornali siano al vostro servizio, abbiamo alcune forme di introito diverse dal pagamento diretto. La pubblicità è il principale, ma non è questo il caso)

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