Nell’immenso parco che tocca Lombardia, Piemonte e la vicina Svizzera, arriva un nuovo ospite, si chiama Bonny. Il Parco Lombardo della valle del Ticino, va detto, ha una superficie di circa 91.800 ettari, di cui circa 20.500 tutelati a Parco Naturale,
Ora ecco arrivare, nel Corpo di Vigilanza dell’Ente di Gestione delle Aree Protette del Ticino e del Lago Maggiore, Bonny, una cagnolina di quattro anni della razza Deutscher Jagdterrier, specializzata nel seguire le tracce di animali feriti. In coppia con il guardiaparco Roberto De Luca, Bonny forma la nuova Unità Cinofila ufficialmente attivata dall’Ente per migliorare la gestione faunistica all’interno dei parchi naturali.
Il suo compito è delicato ma fondamentale: intervenire nelle operazioni notturne di contenimento della fauna quando un animale viene ferito ma non abbattuto. In queste situazioni è proprio il cane da traccia a fare la differenza, riuscendo a individuare anche le più sottili tracce lasciate sul terreno.
“In un momento in cui la tutela della biodiversità si intreccia con sfide ambientali e sanitarie sempre più complesse, come la diffusione della Peste Suina Africana – commenta la commissaria dell’Ente Erika Vallera – questa iniziativa vuole essere un ulteriore passo verso una gestione faunistica sempre più moderna”.
I cani da traccia come Bonny, appartenenti a razze specializzate come il Segugio Bavarese o l’Hannoveriano, ma anche esemplari polivalenti ben addestrati, sono capaci di seguire piste vecchie di oltre 24 ore, anche in condizioni ambientali complesse.