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Nido di Lora ai privati, educatrici e operatrici ai consiglieri comunali: “Sorprese e indignate, non avete fiducia nel pubblico”

Come raccontiamo da tempo (qui tutte le cronache) il Comune di Como sta concretamente sondando l’ipotesi di una privatizzazione del nido di Lora.

Se non si parla ancora di gare o bandi passi formali ne sono stati compiuti:

Nido di Lora verso la privatizzazione, il Comune: “Manifestazioni di interesse fino al 18 aprile. Non è una gara”

Così dopo l’ultima Commissione convocata sul tema arriva una lettera delle operatrici comunali. E’ carica di amarezza e delusione ed esprime l’orgoglio di educatrici e operatrici nell’esercitare un mestiere pubblico. Scrivono: “Affermazione come “i privati garantiscono maggiore qualità” sono fortemente offensive […] Ci sorprende e ci indigna percepire dagli amministratori una mancanza di fiducia verso il servizio pubblico. […] Non ci siamo mai sottratti alle difficoltà dovute alla mancanza di personale che inevitabilmente ha portato a modificare gli orari di lavoro per poter seguire in maniera adeguata i bambini”.

E invocano con molta malinconia e ammirazione il sindaco Antonio Spallino: “Il servizio a gestione diretta ha una storia bellissima iniziata nel 1976 con un sindaco visionario, Dott. Spallino che ha creduto e creato il nostro presente”.

Pubblichiamo il testo della missiva in forma integrale perché merita di essere letto parola per parola.

Vi scriviamo come educatrici ed operatrici degli asili nido comunali. Abbiamo assistito ai lavori della commissione III del 15 aprile, insieme a numerose famiglie, con ordine del giorno la gestione indiretta dell’Asilo Nido di Lora – Definizione criteri generali e indirizzi per la sua attivazione e il suo controllo.

Vorremmo con questo comunicato esprimere la nostra delusione e contrarietà verso certe affermazioni che sono state fatte durante la discussione e che riteniamo non corrette rispetto all’impegno continuo e costante con cui svolgiamo ogni giorno il nostro lavoro.

L’esternalizzazione ferisce il nostro lavoro e il nostro credo pedagogico tramandato da anni di formazione e su cui le amministrazioni hanno costantemente investito.

Affermazione come “i privati garantiscono maggiore qualità” sono fortemente offensive; ricordiamo a tutte/i che non ci siamo mai sottratti alle iniziative organizzate e agli eventi che hanno dato lustro al Comune e hanno portato a considerarci un fiore all’occhiello della città.

Ci sorprende e ci indigna percepire dagli amministratori una mancanza di fiducia verso il servizio pubblico, Voi che dovreste essere i primi a difenderci, sostenerci e supportarci.

Vorremmo ricordare tutte le iniziative che in questi ultimi anni ci hanno visto impegnate/i con bambini e famiglie, con impegno perché ci abbiamo sempre creduto e continuiamo a crederci: settimana dell’infanzia, feste della mamma, papà, nonni, castagnate, laboratori creativi, massaggio infantile, corsi di musica, incontri con l’esperto (vigili urbani, pediatra, ostetrica ecc..) e tanti altri ancora.

Non ci siamo mai sottratti alle difficoltà dovute alla mancanza di personale che inevitabilmente ha portato a modificare gli orari di lavoro per poter seguire in maniera adeguata i bambini. Spesso ci siamo ritrovati a fare manutenzioni in giardino o all’interno delle strutture, in silenzio, un silenzio che adesso fa rumore dopo le parole che abbiamo ascoltato in commissione.

Anche il personale ausiliario e delle cucine con impegno quotidiano garantisce standard di pulizia, preparazione e somministrazione cibi di elevatissima qualità, con attenzione e cura estrema; aspetti importanti in un servizio di eccellenza che attraverso una gestione indiretta, andrebbe irrimediabilmente perso.

Alcuni di Voi, e moltissime famiglie di Como con i propri figli, hanno conosciuto gli asili nido comunali, hanno apprezzato il metodo pedagogico, le capacità educative del personale, la qualità e l’attenzione ai bisogni dei bambini, la cura del cibo e degli ambienti.

Oggi i bambini che un tempo erano piccoli sono diventati adulti beneficiando di una politica di welfare costruttiva e indispensabile per una società migliore. Tutto questo non ci sarà più nel futuro… siamo pervasi da un senso di smarrimento che ci ferisce e addolora.

Il servizio a gestione diretta ha una storia bellissima iniziata nel 1976 con un sindaco visionario, Dott. Spallino che ha creduto e creato il nostro presente. Vorremmo continuare a fare il nostro lavoro, direttamente, senza disparità di trattamenti perchè il pubblico impiego è forza, costanza e sacrificio.

I risultati sono sotto gli occhi di tutti con indici di gradimento altissimi sia in ambito familiare, attraverso i questionari e sia a livello di performance: da sempre il Settore Politiche Educative consegue risultati altissimi.

L’appello che vi facciamo è di mantenere in capo al Comune i servizi educativi della prima infanzia non dimenticando l’impegno quotidiano che ogni giorno abbiamo per i piccoli abitanti della nostra città.

Adesso tocca a voi, noi restiamo in attesa di un segnale che ci dia speranza, che salvaguardi l’eccellenza degli asili nido di Como e non ci abbandoni al baratro.

Como lì, 16 aprile 2021

Il personale asili nido Comune di Como

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Un commento

  1. I privati garantiscono maggiore qualità? E chi lo dice? O meglio, chi lo dice è in grado di dimostrarlo? Ho una profonda repulsione per i luoghi comuni soprattutto quando sono utilizzati per giustificare decisioni che hanno motivazioni totalmente diverse. Non è un problema di qualità del servizio. È un problema di costi e di complessità organizzativa. I costi sono ridotti perché il personale privato costa molto meno di quello pubblico. La complessità organizzativa è inferiore perché la gestione di un appaltatore è meno articolata di quella di collaboratori diretti. Agli appaltatori si chiede di svolgere il pattuito a un costo definito: il bene, il male, il meglio o il peggio di quello che si fa ora, sarà valutato dopo. La scelta di privatizzare il servizio non è mai motivata dalla qualità degli operatori privati che, indipendentemente dai luoghi comuni, è tutta da dimostrare.

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