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No didattica in presenza per i figli dei lavoratori indispensabili. Regione: “Eccezione solo per disabilità, bisogni speciali e laboratori”

Ieri sera il chiarimento.

L’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia ha fatto retromarcia e chiarito come la come non sia prevista la scuola in presenza per i figli dei sanitari e dei lavoratori essenziale, cosa che solo due giorni prima pareva possibile. Capitolo chiuso.

Per questo Regione Lombardia fa sapere che:

In merito alle deroghe per lo svolgimento di attività didattica in presenza, Regione Lombardia precisa che “il Ministero dell’Istruzione, con proprie note, ha precisato che la possibilità di frequentare in presenza è “fatta salva qualora sia necessario l’uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali”. 

Queste sono pertanto le uniche deroghe che possono essere previste per svolgere l’attività didattica in presenza. 

“Scuole aperte per i figli di lavoratori indispensabili”. Caos e caccia ai codici Ateco. Vitale: “Preoccupati”

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