L’assessore-maratoneta del Comune di Como, Marco Butti (FdI), non si rassegna e rilancia le sue enormi perplessità per l’ormai famoso rinvio della mezza maratona che si sarebbe dovuta correre il 3 luglio scorso ma che è stata bocciata dai Comuni di Laglio e Cernobbio per le ripercussioni che l’evento avrebbe avuto sia sul traffico, sia sull’accesso all’hub vaccinale di Villa Erba.
Oggi, infatti, sul Lario si è svolto un altro evento sportivo di rilievo, il Giro d’Italia donne (vinto da Emma Cecilie Jørgensen), che ha comportato lo spostamento di alcuni appuntamenti per i vaccini, sempre a Villa Erba, in concomitanza col passaggio delle partecipanti.
Giro d’Italia Donne: mercoledì passaggio comasco. Ecco quali strade chiudono
Un doppio trattamento per i due appuntamenti che ha fatto tornare il boccone di traverso all’assessore.
“Le contraddizioni tra il Giro d’Italia donne e la mezza maratona del lago di Como – premette Butti – Due eventi da promuovere e supportare ma, purtroppo non è stato così”.
“Alcune riflessioni – prosegue polemicamente l’assessore-maratoneta – Il Giro non ha causato ripercussioni sul traffico in piena estate? Difficile, anzi impossibile. Non siamo, oggi nel pieno della campagna vaccinale, alla pari del 3 luglio, data in cui era prevista la gara podistica? Come mai si è chiuso l’hub di Villa Erba per 1 ora nella giornata odierna in occasione del giro donne e nessuno ha detto nulla?”.
“In un’epoca come quella attuale – è la conclusione velenosa – si tratta di discriminazione sportiva”.
2 Commenti
Un po’ come paragonare la serie A alla promozione… Certo che c’è discriminazione e mi sembra giusto
Argomento nemmerno da intavolare , giusto che c’è gente che ha tempo da perdere a pensarne e scriverne: sono runner e ciclista e concordo che i due appuntamenti sono imparagonabili.