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“Noi la riva dei piangina? Questo pezzo di strada sul Lago di Como è un pericolo. Le buche distruggono le auto”

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera di una lettrice sullo stato di salute della Lariana, la strada della sponda est del Lago che unisce Como a Bellagio.

Già qualche settimana fa mi sono messa davanti al pc e ho scritto qualche riga a proposito delle condizioni in cui versa la Lariana dimenticata. E’ mia tristezza constatare che, anche a seguito delle piogge di questi giorni, nessuno è intervenuto e che la situazione è notevolmente peggiorata diventando un vero e proprio PERICOLO con buche numerose e sempre più profonde.

Nello specifico (ma non solo) via Torno civico 14, via Torno a nord del civico 59, via Torno, dal civico 80 al civico 88 e mi perdonerete se non ho fatto fotografie è un punto dove è pericoloso fermarsi.

Personalmente percorro la Lariana almeno quattro volte al giorno e nelle ultime settimane mi sembra di partecipare ad un Rally, perché ormai è diventato veramente un percorso a ostacoli cercare di evitare le buche per non distruggere la macchina (o peggio), cosa che non è sempre possibile perché, come sappiamo bene, magari dalla parte opposta arriva un Camion o un bus, insomma sembra di guidare su un videogioco.

Capisco perfettamente la situazione di emergenza post alluvione e apprezzo i tempestivi interventi ma quella è una situazione straordinaria. La Lariana non viene asfaltata non viene curata non le viene fatta manutenzione da quanto? E non parlo solo della parte tra Como e Blevio, di competenza della Provincia, ma anche e soprattutto della prima parte della competenza del Comune di Como.

Il Comune di Como che forse è troppo impegnato ad occuparsi di “eliminare” scuole, alberi e tavolini per preservare l’incolumità delle migliaia di persone che ogni giorno percorrono la Lariana (e parlo solo degli abitanti tralasciando i turisti). Saremo anche la “riva dei piangina” ma il pericolo è reale non immaginario ne psicosomatico.

Stiamo parlando di una strada che è già complicata di suo ma è una strada… di una infrastruttura pubblica, di prima necessità e per la quale tutti noi contribuiamo TUTTI con le nostre tasse. Forse era meglio quando la strada era di competenza dell’Anas, almeno veniva curata forse era meglio quando le amministrazioni prima di tutto si occupavano dell’incolumità e del rispetto dei cittadini.

PS prima di scrivere, ho provato più volte a contattare i vigili di Como per segnalare il pericolo ma il telefono risulta sempre occupato.

Nadia Cavalmoretti

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