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Attualità, Economia

Non poteva che partire da Como la più grande rivoluzione tessile degli ultimi decenni: che cos’è Vedo CrOMO

Si è tenuto giovedì 11 settembre presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi dell’Insubria l’evento “Il colore perfetto su ogni fibra”, tappa conclusiva del progetto SDTex-ColAI finanziato dall’ecosistema NODES che segna la nascita di Vedo CrOMO, il software (in gergo tecnico RIP, Raster Image Processor) per la stampa digitale tessile creato da Bottinelli Informatica, con sede a Tavernerio in provincia di Como, e  da Stamperia di Lipomo, storica realtà del distretto tessile comasco, con il supporto scientifico del Dipartimento di Scienza e Alta Tecnologia dell’Università degli Studi dell’Insubria.

Il cuore del progetto è l’integrazione di modelli di intelligenza artificiale nell’ambito della predizione del colore sia nella fase di studio stilistico, sia nel successivo lancio di produzione. Il nuovo software CrOMO, infatti, ha evidenziato miglioramenti significativi nella resa cromatica in stampa grazie anche all’utilizzo di un nuovo modello teorico che si trova attualmente in fase di brevettazione. CrOMO è l’ultimo modulo della Suite software Vedo: una piattaforma unica in grado di coprire l’intera filiera operativa tessile, dall’archiviazione dei file digitali fino alla produzione finale. Un sistema pensato per supportare le imprese nella gestione, ricerca e lavorazione dei contenuti, ottimizzando tempi e processi in un mercato dove la velocità di risposta è sempre più strategica.

Dopo i saluti di Umberto Piarulli, Prorettore dell’Università degli Studi dell’Insubria, Laura Bottinelli, Responsabile Amministrativo di Bottinelli Informatica, ha illustrato nel dettaglio il progetto SDTex-ColAI, per poi lasciare spazio alla tavola rotonda “CrOMO: l’innovazione al servizio della stampa digitale tessile”, a cui hanno partecipato Enrico Bottinelli, Head of Software Development di Bottinelli Informatica, Luca Baruffini, Senior Software Designer & Developer presso Bottinelli Informatica, Marco Brenna, Managing Director di Stamperia di Lipomo, Marco Donatelli, Professore ordinario presso il Dipartimento di Scienza e Alta Tecnologia dell’Università degli Studi dell’Insubria, moderati da Riccardo Pini, AI Specialist di Bottinelli Informatica. A concludere i lavori gli interventi di Gianluca Brenna, Presidente e AD di Stamperia di Lipomo e Alberto Bottinelli, Presidente e Cofondatore di Bottinelli Informatica.

“Siamo entusiasti di presentare Vedo CrOMO, il nuovo software di Bottinelli Informatica che rivoluziona il processo di stampa digitale tessile. – ha dichiarato Enrico Bottinelli, Head of Software Development di Bottinelli Informatica – Grazie a un motore colorimetrico avanzato e all’integrazione con il software di management dei file tecnici, assicura massima precisione e controllo in ogni fase di lavorazione. I test hanno mostrato riduzioni dell’errore cromatico e un netto miglioramento nella coerenza fronte-retro, soprattutto nella stampa a rovescio per articoli di alta gamma. Un elemento chiave del progetto è la collaborazione con l’Università dell’Insubria e la Stamperia di Lipomo, che hanno contribuito alla validazione dei modelli teorici e alla sperimentazione su campioni reali. La cooperazione con Coloro consente inoltre di visualizzare e variantare file separati direttamente su piattaforma streaming. Inoltre, per la prima volta, un RIP integra un modello proprietario di Intelligenza Artificiale, validato nel progetto SDTex-ColAI dell’ecosistema Nodes, capace di individuare la resa cromatica ottimale. Lo sviluppo degli algoritmi ha richiesto mesi di training e ottimizzazione delle reti neurali, per garantire risultati affidabili e ripetibili. CrOMO riduce il numero di prove necessarie, con vantaggi in termini di tempo, costi e sostenibilità: un approccio innovativo che unisce ricerca, tecnologia e rispetto per l’ambiente. Da settembre 2025, CrOMO sarà disponibile per il mercato tessile”.

“La nascita di CrOMO segna una nuova tappa della collaborazione fruttuosa tra Stamperia di Lipomo, Bottinelli Informatica e Università dell’Insubria – ha affermato Gianluca Brenna, Presidente e AD di Stamperia di Lipomo – Nello specifico, la nostra azienda ha partecipato alla fase di validazione del lavoro fatto dall’Ateneo e dal team di Bottinelli Informatica. Il settore tessile ha delle esigenze che possono essere indirizzate e soddisfatte dalle preziose competenze presenti sul nostro territorio: per questo siamo convinti che sia importante proseguire il nostro percorso, valorizzando le sinergie tra le realtà di eccellenza del distretto comasco. Possiamo tutelare il know how del distretto ed essere leader della tecnologia solo se sapremo metterci in discussione e guardare verso il futuro. La tavola rotonda a cui abbiamo assistito ne è un esempio concreto: un gruppo di giovani entusiasti che hanno investito il loro tempo e le loro risorse e che guardano al futuro. Questo progetto è stato possibile grazie a una rete di soggetti che promuovono lo sviluppo tecnologico in stretta collaborazione. Non è una rete di convenienza ma una rete fondata su valori che dobbiamo ritrovare come distretto: collaborazione, rispetto dei concorrenti, umiltà verso il mercato. Spero che dagli interventi dei relatori sia emerso come tutte queste componenti siano già presenti sul territorio e che spetti a noi metterle a profitto. Siamo all’inizio di un percorso, di un nuovo metodo di collaborazione e di approccio che invito tutti a condividere”.

“È stato stimolante e avvincente collaborare a un progetto che ha saputo mettere in rete competenze e realtà molto diverse. – ha dichiarato Marco Donatelli, Professore ordinario presso il Dipartimento di Scienza e Alta Tecnologia dell’Università degli Studi dell’Insubria – All’inizio non è stato semplice lavorare con dati grezzi, che hanno richiesto l’impiego di tecniche avanzate di analisi ed elaborazione per essere trattati in modo adeguato. La sinergia con Bottinelli Informatica ha però permesso di superare le difficoltà iniziali e di sviluppare una soluzione innovativa e flessibile, pienamente in linea con le esigenze attuali. Allo stesso tempo, questo progetto testimonia la vicinanza del nostro Ateneo al tessuto produttivo del territorio, caratterizzato da realtà medio-piccole ma di eccellenza, che attraverso una collaborazione attiva possono generare avanzamenti tecnologici significativi”.

 

 

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