Sono passate solo poche ore dallo scontro tra il presidente del Gruppo PD alla Camera, Chiara Braga, e il ministro dei Trasporti il leghista Matteo Salvini che ecco come nella polemica si inserisce un altro nome di rilievo: quello di Alessandro Fermi, assessore regionale a Università, Ricerca e Innovazione nonché compagno di partito del ministro.
Tutto è cominciato con questa dichiarazione dell’onorevole Braga: “Perché il ministro Salvini, invece di “dedicare tutto il suo tempo a un progetto insostenibile e pieno di criticità (il Ponte sullo Stretto di Messina), capace solo di drenare miliardi di risorse pubbliche dei cittadini anche lombardi, non impegna un decimo di quel tempo e di quelle energie per garantire la piena ripresa dei lavori nei cantieri della variante della Tremezzina, un’opera strategica per la viabilità del lago di Como, la cui realizzazione è ampiamente in ritardo?”.
Ecco l’intervento dell’assessore Fermi.
Chi mi conosce sa che non amo le polemiche e certamente il Ministro Matteo Salvini non ha bisogno di me per essere difeso, ma sono rimasto stupito e incredulo nel leggere le dichiarazioni dell’onorevole Chiara Braga, perché avendo seguito da sempre il cantiere della Tremezzina, per il mio ruolo di rappresentante comasco in Regione Lombardia, penso che tutto si possa dire tranne che non ci sia stato un interessamento puntuale, costante e propositivo del vicepremier.
Braga dovrebbe conoscere quali siano state le criticità di questo cantiere, tecniche e indipendenti da responsabilità politica. E dovrebbe anche sapere che se il cantiere si sta rimettendo in moto, con l’auspicio che la ripartenza sia definitiva, è anche grazie al fatto che il Ministero non solo considera questa opera prioritaria, ma ha anche messo a disposizione ulteriori risorse necessarie per risolvere le problematiche che hanno portato a un aumento dei costi.
Ho partecipato a tutti gli incontri e i sopralluoghi organizzati per la Variante della Tremezzina: ricordo in molti di questi la presenza, fisica o in collegamento, del ministro Salvini, ma non ricordo di aver mai visto l’onorevole Chiara Braga. Capisco tutto, anche le polemiche, purché non si basino su presupposti falsi e sollevate, oltretutto, nella consapevolezza che non hanno alcun riscontro nella realtà.
 
				 
															 
															 
															 
															 
															 
								 
								 
								 
								 
								 
								 
								 
								 
								 
								 
								 
								 
								 
								 
								 
								 
					 
					