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Nuova “Passeggiata Plinio”, il progettista Semola: “Lago oscurato? Non scherziamo”

Mentre la città sembra essersi dimenticata del cantiere delle paratie, a far discutere è quello che comparirà sopra le vasche interrate.

Dopo la presentazione del progetto dell’arredo del lungolago, si sono scatenate le voci più disparate. Una valanga di critiche e relative mozioni hanno raggiunto il Consiglio comunale, esposte da chi vede nei nuovi arredi errate valutazioni tali addirittura da impedire la visuale del lago oppure da chi critica la scelta di realizzare enormi fioriere o da chi dubita della scelta di istoriare il lungolago con elementi decorativi di natura marina, facendo notare l’incongruenza con la natura lacustre di Como (anche se la decisione deriva dalla volontà dei progettisti di rifarsi alla Naturalis Historia di Plinio).

Insomma il dibattito infuria e l’architetto progettista Massimo Semola, travolto insieme al Comune dalle critiche, pur ribadendo come la competenza sia nelle mani di Palazzo Cernezzi e del “dirigente Ciro di Bartolo che sta valutando ogni aspetto”, ci tiene a sottolineare alcuni elementi che tanto stanno facendo discutere. A partire dalle fioriere che oscurerebbero la vista del lago. “Non scherziamo. La necessità di avere sguardo libero verso il lago è stata la prima richiesta avanzata dal Comune e a tale diktat, condivisibile in toto, mi sono attenuto”.

Il progetto prevede strutture distanziate da non meno di 10 metri e aiuole in granito bianco alte 70 centimetri, oltre alle panchine. “L’altezza prevista serve per mettere a dimora le piante. Se sotto ci sono le vasche come facciamo a interrarle? Da qui l’ampiezza delle strutture che accoglieranno la vegetazione. Un conto è rimarcare le loro dimensioni in un ambiente limitato, un conto su una superficie vasta come il lungolago. Inoltre, visto che siamo in ascolto e valutiamo possibili migliorie, si potrebbero distanziare un po’ di più le fioriere”, spiega Semola.

Infine, la precisazione su un ultimo aspetto: “Abbiamo presentato un primo progetto che tra poco diventerà definitivo e, nel frattempo, abbiamo ascoltato e raccolto le osservazioni. Alcune valide, prese in considerazione, altre sono state fatte da chi non ha competenza”.

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