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FOTO Alla Como turistica resta San Giovanni, a Bergamo nasce la stazione del futuro (con 134 milioni)

A Como è sembrata quasi l’alba di un nuovo giorno l’inaugurazione ufficiale – con un anno abbondante di ritardo, lo scorso 15 agosto – del parcheggione a servizio della nuova stazione unica di Camerlata.

Opera importante e attesa, ci mancherebbe, ma che dapprima nello scalo ha fatto registrare disagi di mille tipi (dagli ascensori non funzionanti per mesi, alla segnaletica confusa) e poi, per l’appunto, una spianata di posteggi assolutamente essenziali ma certo lontani da qualsiasi idea di grande opera o lavoro all’avanguardia.

Sulle altre stazioni – siano esse delle Nord o San Giovanni delle ferrovie statali – la situazione è immutata da anni, salvo piccoli maquillage.

Ed è per questo che con un pizzico di invidia pubblichiamo questo piccolo sunto di ciò che sta accadendo a Bergamo.

Dove parlare di rivoluzione probabilmente non è un eccesso, visto che sta nascendo una stazione centrale (tramite Fs) davvero moderna.

“La nuova stazione di Bergamo – spiega il sindaco di Beramo, Giorgio Gori – sarà un vero hub della mobilità, pensato per connettere treni, autolinee (spostate a sud dei binari), le due tranvie delle Valli, il nuovo collegamento ferroviario con l’aeroporto e la nuova linea elettrica BRT per Dalmine – ovvero un sistema che nei prossimi anni vedrà quasi raddoppiare i flussi di passeggeri – dotato di un parcheggio di attestamento interrato, sempre a sud dei binari, da 2mila posti auto, così da alleggerire il traffico sul centro città”.

“Sarà una stazione “a ponte”, senza più sottopassi: un grande ponte pedonale (e ciclabile) proteso verso il nuovo quartiere di Porta Sud; con spazi commerciali e di somministrazione, più simile ad un aeroporto che ad una stazione tradizionale”, aggiunge il primo cittadino bergamasco.

“Ieri – conclude sempre Gori – insieme ad RFI (Gruppo FS) abbiamo presentato il progetto preliminare, finanziato per 84 milioni di euro (a cui si aggiungono i 50 del nuovo “piano del ferro”, per rinnovare tutte le tecnologie della stazione e renderla più efficiente e sicura). Il cantiere aprirà a inizio 2024, per concludersi nel 2026; e sarà un altro importante tassello della #Bergamo del futuro”.

 

 

 

 

 

 

 

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9 Commenti

  1. Tanto per la cronaca, chi ha progettato la realizzazione ( gestirà) della futuribile stazione di Bergamo è RFI, la stessa che gestisce la ns Sam Giovanni e che ha realizzato la nuova stazione a Camerlata.
    Saranno più performanti a Bergamo, Ha a saperlo….

  2. Non si è mai neanche realizzato uno scivolo per trasportare più comodamente le valigie salendo a piedi le scale che collegano la città al piazzale della stazione

  3. Le stazioni serve siano in centro città per le persone che preferiscono il treno alla macchina.
    San Giovanni è penosa, al posto di comode e meno costose scale mobili che possono essere posizionate anche all’esterno (vedi Barcellona Plaza de Espanya), hanno optato per dei micro ascensori (2 anni di lavori). Nessuno ha fatto dei calcoli di quante persone al minuto possono trasportare? E l’accesso alla stazione stessa?
    Dei treni non parliamone proprio.

  4. Ennesima conferma che se una Amministrazione comunale ha visione politica e capacità progettuale, il futuro è già qui, nelle opportunità che la città stessa offre.
    Como, inerte per 40 anni, ha solo da imparare da tutte le altre città prealpine che hanno lavorato per il loro futuro e per valorizzare le loro risorse già esistenti.
    Mi auguro che il cambiamento politico epocale di giugno permetta a questa città di rinascere a nuova vita.
    I progetti e le capacità non mancano, è l’attitudine al nuovo e al futuro che va ricostruita nella struttura comunale anche nel modo di pensare dei cittadini, troppo indifferenti o rassegnati ad accontentarsi del minimo possibile.
    Bisogna chiedere con forza di più e di meglio di quello che è stato il passato recente. Non è mai troppo tardi per rinascere e tornare a crescere!

  5. Comunque Como è paragonabile a Lecco (stretta tra lago e monti) o semmai a Genova (tra mari e monti) molto meno a Bergamo. Più che una stazione a ponte, sarebbe utile, ma improponibile, un ponte della Ghisolfa o una sopraelevata Aldo Moro

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