Si è svolta questa mattina, nella Grand’Aula del Liceo Classico e Scientifico “Alessandro Volta” di Como, la conferenza “Il restauro come scoperta: le colonne e i capitelli del Liceo Volta di Como”, che ha offerto al pubblico un approfondimento completo sugli esiti del restauro delle colonne romane e dei capitelli del porticato, concluso lo scorso settembre.
L’incontro, moderato da Matteo Accardi, si è aperto con i saluti istituzionali del Presidente della Provincia di Como, Fiorenzo Bongiasca, accompagnato dal consigliere provinciale ed ex alunno del Volta, Valerio Perroni, della Preside del Liceo, Barbara Pintus, dell’Assessore alla Cultura del Comune di Como, Enrico Colombo, del Consigliere regionale Sergio Gaddi, della Soprintendente Beatrice Bentivoglio Ravasio e del Presidente dell’Accademia Pliniana, Massimiliano Mondelli.

A seguire, i relatori – rappresentanti delle istituzioni coinvolte e studiosi – hanno approfondito ogni fase del progetto, dalle motivazioni dell’intervento alle scoperte emerse durante i lavori: Valentina Magli e Saveria Brindisi, per la Provincia, hanno illustrato le motivazioni dell’intervento e l’impegno dell’Ente nella tutela del patrimonio storico. Marco Colla e Stefania Cacia, progettisti e direttori dei lavori, hanno raccontato la complessità del cantiere, mentre Maria Mimmo, della Soprintendenza, si è soffermata sulle scelte metodologiche che hanno guidato il restauro. Barbara Grassi e Alessia Marcheschi, sempre della Soprintendenza, hanno presentato le scoperte archeologiche emerse durante i lavori, che hanno arricchito il quadro storico dell’intero complesso. Massimo Ferrari e Federica Stringhetti, dell’impresa esecutrice, hanno illustrato gli interventi tecnici effettuati, mentre Roberto Bugini e Luisa Folli hanno approfondito l’analisi dei materiali – marmi, malte e mastici – che ha accompagnato l’intervento.
Uno sguardo più ampio è arrivato grazie al contributo di Furio Sacchi, dell’Università Cattolica, che ha ricostruito cronologia, materiali e possibili provenienze dei capitelli “ritrovati”. Il racconto si è poi spostato sul digitale con Pietro Mecozzi (SAP) e Giorgio Rea (Aerarium Chain), autori della documentazione 3D realizzata per il progetto. A chiudere la parte scientifica, Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice del MAX Museo di Chiasso, con un approfondimento sul rapporto tra l’architetto Simone Cantoni e l’antico.

Le conclusioni sono state affidate a Giancarlo Frigerio e Fulvia Butti, della Società Archeologica Comense, che ha sottolineato come questo restauro rappresenti non solo un intervento di tutela, ma anche un tassello fondamentale nella lettura della Como romana.
Il restauro delle colonne e dei capitelli del porticato del Liceo Volta – dal valore complessivo di circa 90mila euro – è stato finanziato dalla Provincia di Como in occasione delle celebrazioni per il Bimillenario Pliniano. L’intervento rappresenta uno dei progetti più significativi di valorizzazione del patrimonio archeologico cittadino, frutto della collaborazione tra la Provincia di Como, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, l’Accademia Pliniana e il Comitato per le Celebrazioni del Bimillenario Pliniano.
“Sono molto felice che oggi, qui al Liceo Volta, abbiamo potuto presentare un lavoro che non è solo un intervento tecnico, ma un vero gesto di cura verso la storia e l’identità della nostra città – ha dichiarato il Presidente Bongiasca – Restituire splendore a queste colonne e ai loro capitelli significa valorizzare un pezzo di Como romana e riaffermare quanto sia importante custodire ciò che abbiamo ricevuto. La Provincia di Como, sempre più Casa dei Comuni, ha creduto profondamente in questo progetto e ha scelto di finanziarlo proprio in occasione del Bimillenario Pliniano. L’opera rappresenta un investimento significativo, nato da una collaborazione stretta e positiva con la Soprintendenza: quando le istituzioni lavorano insieme, i progetti diventano più solidi, più utili e più condivisi”. Il Presidente ha poi rivolto un pensiero agli studenti del Volta, che oggi hanno partecipato con interesse alla conferenza: “Questi capitelli e queste colonne non sono solo “reperti antichi”, sono un pezzo della vostra casa, del vostro percorso scolastico. Saperli leggere, conoscere e comprendere significa costruire un legame più forte con la città in cui vivete e studiate. È un modo per guardare al futuro con più consapevolezza. Abbiatene cura”.