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Panchine a libellula, intarsi nel porfido di animali marini, insetti, piante: ecco il nuovo lungolago di Como

E finalmente si svela con tantissimi dettagli inediti (e oggettivamente sorprendenti) il volto del futuro lungolago di Como, per cui il Comune investirà un milione di euro. ComoZero può svelarvi (quasi) tutto in anteprima, grazie all’analisi della realazione messa a punto dall’architetto Massimo Semola e approvata dalla giunta di Palazzo Cernezzi.

Innanzitutto, la nuova passeggiata di Como sarà dedicata a Plinio il Vecchio, celebrato a 2000 anni dalla nascita.

La pavimentazione sarà in porfido, posato sulla soletta delle vasche di laminazione. C’è un potenziale pericolo-calore, per sintetizzare brutalmente: “La vasta superficie pavimentata può indurre a una misurata frequentazione nelle stagioni più calde – si legge infatti nella relazione – L’inserimento di vegetazione arborea può in parte ovviare creando macchie d’ombra, ma certamente migliora la percezione visiva e psicologica dello spazio”.

Alberi e arbusti saranno contenuti in gradi fioriere alte 70 centimetri da terra e completate con terriccio, su base quadrata, ruotate di 45 gradi rispetto al fronte lago per non apparire come un ostacolo. Saranno distanziate tra loro di 10 metri e proposte in tre grandezze con lati 2,5 o 3,5 o 4,5 metri, realizzate in masselli di granito bianco fiammato.

 

Sul verde pubblico: è prevista la messa a dimora di “lagerstroemie policorniche” che regaleranno una fioritura cremisi in primavera-estate e che si innalzeranno al massimo di circa cinque metri.

Nella parte superiore delle fioriere è prevista una struttura “leggera ma solida perimetrale in acciaio inox contenente una strip-led a luce bianca morbida a 2.900K per un effetto di illuminazione emozionale”.

Saranno sostituiti anche gli attuali lampioni classici tra i tigli: le nuove strutture per l’illuminazione saranno a palo basso con flusso luminoso moderato per non interferire con la visuale notturna del lago e dei centri abitati che vi si affacciano.

Come si diceva, in omaggio a Plinio, sarà la rappresentazione della Naturalis Historia a dare carattere al nuovo lungolago. Saranno dunque realizzati grandi intarsi nella pavimentazione, di colore contrastante con il porfido, che rappresentaranno stilizzati i soggetti di alcuni libri dell’opera di Plinio. E dunque, il Lungo Lario Trento sarà dedicato alla Zoologia (Libro IX/Animali marini, libro X/Ornitologia, Libro XI/Insetti); il Lungo Lario Trieste invece alla Botanica (Libro XV/L’Olivo, Libro XXI/Fiori e Libro II/Astronomia con la raffigurazione dell’Orsa Maggiore).

In corrispondenza di Piazza Matteotti è prevista invece la sezione dedicata alla Mineralogia/Libro XXXVI: all’interno di un’area di 7,5 metri di diametro sono disposte rocce di provenienza locale, con vegetazione tappezzante e 5 Cercis Siliquastrum con fioritura primaverile lilla. All’esterno dell’aiuola si pareranno a semicerchio e verso il lago sette sedute realizzate con blocchi di pietra di varia natura.

Per quanto riguarda infine le panchine, alcune sono espressamente ribattezzate “Libe-panca” perché riprodurranno il corpo e le ali della libellula.

In tutto saranno 70, “per la maggior parte dotate di schienale”, e disposte su due file arretrate all’ombra dei tigli e allineate fronte-parapetto a una distanza di circa 3 metri. A completamento degli arredi, si legge nella relazione dell’architetto Massimo Semola, “un pesce, il corpo della libellula e della farfalla saranno rappresentati tridimensionalmente con masselli di granito bianco”.

Per quanto riguarda le altre opere che daranno la forma finale al lungolago, confermata la pista ciclopedonale, dettagliata nell’immagine qui sotto.

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5 Commenti

  1. Porfido con intarsi, ma non fate ridere, chi lo curerà, le farfalle e libellule ??? Ma guardatevi intorno dove c’è il porfido, viene comunemente rappezzato con asfalto e no ricreato con i cubetti, in una zona dove il dissesto è di casa, esondazioni, tubi dell’acqua che saltano ecc. erano meglio i lastroni. Fioriere enormi, e le piante chi le curerà? Povere piante piene e poveri giardini, sono già in degrado prima di essere realizzati!!! Potevano pensare a una sistemazione più sintetica, economica ma più funzionale. Staremo a vedere se mi sbaglierò!!

  2. “grandi fioriere” che diventeranno enormi cestini per rifiuti, bel lavoro davvero.
    Tutti progetti avvallati da questa meravigliosa giunta? Sembra un’altra landriscinata.

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