Il campionato è ripartito e il Como ha subito mostrato capacità, forze e ambizioni. Fuori dal campo intanto si continua a lavorare per il nuovo stadio, o meglio per rispondere a tutte le richieste necessarie a rendere realizzabile l’ipotesi di progetto di cui Società, Comune ed enti preposti discutono da tempo.
E se l’ipotesi di ristrutturare – o meglio, rifare – lo stadio Sinigaglia dove si trova non è più in discussione, continuano comunque ad arrivare anche i contributi del mondo civico, sociale ed economico con suggerimenti e idee sul nuovo impianto.
In questo caso a intervenire è l’architetto di Appiano Gentile Carlo Madone che propone la soluzione di creare il nuovo impianto in via Cecilio.
Ecco le sue riflessioni :
La soluzione proposta è certamente vantaggiosa per la società e gli investitori. Questi sicuramente i vantaggi:
1- L’area di via Cecilio offre un’accessibilità ideale in quanto posta all’uscita del casello autostradale e alla stazione treni Nord
2- E’ sufficientemente estesa per poter ospitare lo stadio, ma anche un campo di allenamento, l’albergo con centro commerciale, la sede Casa Como e tutto quanto la società vorrebbe realizzare
3- L’area di via Cecilio è non ha vincoli, quindi anche l’iter per la costruzione sarebbe più veloce, si potrebbe realizzare lo stadio con altezze e capienza consoni alle aspettative della società e dei tifosi
4- La costruzione sarebbe su di un’area libera, quindi senza le problematiche di svolgere il campionato in uno stadio con i lavori in corso
5- Durante la costruzione del nuovo stadio si potrà giocare ancora nel vecchio Sinigaglia, che poi andrebbe abbattuto per ospitare il museo della seta e della moda, che diventerebbe il manifesto della città di Como
6- La realizzazione di tale museo andrebbe a completare e valorizzare la particolarità dell’area che comprende il museo di Volta ed il monumento ai Caduti, formando un unico percorso in un’area a verde più ampia.
Grazie per l’attenzione arch.Carlo Madone