Da settimane il dibattito sull’ipotesi del nuovo stadio Sinigaglia a Como (qui trovate tutte le cronache) accende gli animi cittadini. Dall’ecomostro secondo l’ex presidente dello Yatch Club Alberto Frigerio fino all’entusiasmo dell’architetto Lorenza Ceruti senza dimenticare le durissime parole del collega Attilio Terragni e quelle del progettista della curva ospiti, l’architetto Davide Mantero. Ma ovviamente è solo una selezione delle decine di interventi.
Ora si leva una nuova voce, anzi un coro di voci che in una lettera al sindaco Alessandro Rapinese, alla vicesindaco Nicoletta Roperto (che ha la responsabilità anche delle Pari Opportunità) e a tutti i consiglieri comunali chiedono che la città possa esprimersi sul futuro dell’impianto sportivo. I firmatari sono rappresentanti delle più diverse realtà associative cittadine segno di una certa trasversalità:
Franco Fragolino (Acli cittadine)
Massimo Patrignani (Auser)
Gianpaolo Rosso (Arci)
Giovanni Gianola (Azione Cattolica cittadina)
Angelo Mazza (Caritas cittadina)
Marco Mazzone (Compagnia delle Opere)
Luigi Colzani (Centro Servizi Volontariato dell’Insubria)
Enzo Tiso (Legambiente)
Ecco la missiva integrale:
Oggetto: La pratica partecipativa nelle scelte strategiche per la città – Lo stadio “Sinigaglia”
La discussione in atto a riguardo della ristrutturazione dello stadio “Sinigaglia” è un’opportunità che la nostra città ha per accompagnare l’Amministrazione nella scelta della soluzione che verrà da essa adottata.
Confronti nel merito sono in atto a livello istituzionale, nei media e tra la gente, coinvolgono urbanisti e storici, ambientalisti, abitanti dell’area interessata, sportivi, commercianti e in genere tutti i cittadini appassionati al presente e al futuro della città.
Il desiderio di molti ed anche nostro è che si possa trovare un modo per raccogliere e valorizzare i contributi di quanti sono interessati alla vicenda perché questa Amministrazione possa eventualmente arricchire ed integrare la visione che sta perseguendo.
La convocazione di una Assemblea Tematica cittadina sul tema, prevista dal vigente “Regolamento delle pratiche partecipative” potrebbe rappresentare una possibilità. Sarebbe una occasione per ri-attivare la partecipazione dei cittadini che vediamo in declino in tante manifestazioni della vita democratica.
Una sperimentazione positiva di questa metodologia potrebbe essere poi utilizzata anche rispetto ad altri temi come quelli dell’abitare, delle povertà, della scuola e del turismo, solo per citarne alcuni.
Chiediamo che l’Amministrazione valuti di percorrere questa strada e ci mettiamo a disposizione della città per collaborare al suo successo.
In attesa di un riscontro lavoreremo con tutti i soggetti interessati per identificare meglio contenuti e modalità di attuazione. Terremo conto di ogni osservazione in merito che potrà essere inviata all’indirizzo email delle ACLI cittadine, che coordinano questa iniziativa: circoli.como@acli.it
Grazie per l’attenzione, buon lavoro.