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Ok al presidente ma subito salta il Consiglio e tutti a casa. Fanetti (Pd): “La maggioranza non c’è più”

Dopo il caos di ieri, con la maggioranza del Consiglio comunale spaccata sull’elezione del nuovo presidente, stasera, raccontavamo poco fa, è arrivata la nomina di Elena Maspero quale successore della dimissionaria Anna Veronelli. Esito che è seguito di un pomeriggio di intense diplomazie tra partiti. Qui la cronaca: Elena Maspero eletta presidente del consiglio comunale di Como.

Tutto a posto, tutto bene, si dirà. Invece no. Perché è bastato un attimo per far saltare la seduta consigliare che avrebbe dovuto iniziare la discussione su uno dei provvedimenti chiave di qualsiasi mandato amministrativo. Faldone pesantissimo: il Piano del Traffico.

E’ successo che le opposizioni siano uscite dall’aula (Pd, Svolta Civica, Rapinese Sindaco, 5Stelle e Gruppo Misto) e la maggioranza, chiamata alla conta, non abbia avuto i numeri per proseguire. Spiega il capogruppo Dem, Stefano Fanetti: “Le minoranze hanno garantito responsabilmente, dopo la scena impietosa e vergognosa di ieri, sia il numero legale sia i voti necessari (una parte delle minoranze in questo caso, Ndr) per l’elezione del presidente Maspero. Perché la maggioranza, che evidentemente non c’è più, non li aveva. Senza queste presenze l’elezione non sarebbe stata possibile e Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Civica Insieme si sarebbero impantanati un’altra volta”.

Poi però: “Il Piano del Traffico è un provvedimento che abbiamo avversato e di cui abbiamo chiesto il ritiro sempre. Io parlo per il Pd ma sono uscite tutte le opposizioni. Abbiamo dimostrato che la maggioranza, che ha la responsabilità di garantire il numero legale sui propri provvedimenti, non è in grado di farlo. Peraltro oggi appunto parliamo di Piano del Traffico, poi in calendario c’è il Bilancio. Li hanno portati a fine mandato (si vota il 12 giugno, Ndr) nonostante siano i documenti più importanti. Ciascuno giudichi”.

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Un commento

  1. La maggioranza non c’è mai stata, litigano come bambini dal giorno 1.

    Eppure hanno il coraggio di riproporre lo stesso schema: candidato sindaco medico, senza tessera di partito, pronto a fare la bandierina, e la stessa identica coalizione del 2017.

    Devono avere davvero una grande considerazione degli elettori per presentarsi così!

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