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Ore 17.35, mercoledì feriale: piazza Duomo mai vista, folla da rockstar per il Broletto

Poi, per carità, le polemiche ci stanno sempre e sarebbe banalmente ridicolo che una testata come questa affermasse il contrario. I dibattiti politici e giornalistici (quelli in buonafede, ovviamente) sugli eventi natalizi con le loro casette, l’impatto del traffico, tutto ciò che funziona e non funziona, nel pieno rispetto del gradimento personale maggiore o minimo delle proposte in piazza, di tutto ciò che potrà essere migliorato in futuro o del coinvolgimento di zone della città ancora più ampie, sono del tutto legittimi.

Resta il fatto, però, che in un normale mercoledì pomeriggio attorno alle 17.35 piazza Duomo gremita di persone come se vi si tenesse il concerto di una rockstar, con mamme, bimbi, nonne, passanti, turisti e ogni altra categoria possibile con il naso (e lo smartphone) all’insù ad ascoltare il Broletto parlante è cosa che difficilmente si potrà “buttare via” in piena serenità con la famosa acqua sporca.

Luci, mercatini, pista del ghiaccio: possono non piacere, possono essere ferocemente detestati, se ne possono nutrire le opinioni più disparate e ci mancherebbe. Potrà cambiare tutto, un giorno. Potrà essere spazzata via ogni cosa per lasciar spazio a effetti e appuntamenti ancora migliori oppure soltanto a un micropresepe elegante e seminascosto per essere chic. Si potrà tornare a poche luminarie a forma di stella, tipo quelle giallognole degli anni ’80, per godersi finalmente il centro vuoto, i parcheggi vuoti, i bar e i ristoranti vuoti.

Si potrà tornare a urlare con gaudio “Como l’è morta!”, magari.

Eppure, al netto di tutto, una piazza Duomo così non s’era mai vista di mercoledì, poco dopo le 17, in piena settimana feriale. E la sensazione che si respirava lì, oggettivamente, non era proprio di paura, orrore e desolazione.Ma pare un male, di questi tempi, godersi la città non in rigorosa fila indiana e con sguardo penitente; in questo dicembre comasco che talvolta sembra far rima soltanto con traffico, smog e altre apocalissi.

Legittimo. Ma bizzarro, si concederà.

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