Lo scorso 9 aprile, in consiglio comunale, il consigliere Alessandro Rapinese, aveva usato termini infuocato e paradossale: “Piuttosto, compriamo Rolex ai comaschi”.
Se l’era presa, Rapinese, con il bando di gara da 72mila euro netti sul triennio 2018-202o (90mila lordi) indetto dal Comune per rimettere una volta per tutte in orario i circa 120 orologi pubblici sparsi per la città – inclusi quelli storici della ditta Panzeri ben visibili in città murata – che ormai da anni fatto tutto tranne che indicare l’ora esatta.
Dopo numerosi e del tutto inutili tentativi di riparazioni spot, la scorsa primavera l’amministrazione aveva dunque cercato sul mercato qualche operatore specializzato disposto a mettervi mano. L’esito, però, non è stato quello sperato: il bando è stato completamente snobbato e nessuno ha presentato offerte. Deserto, in poche parole.
Ora, dunque, l’amministrazione dovrebbe passare al piano B, peraltro suggerito – e fatto approvare al consiglio tramite una mozione – sempre da Alessandro Rapinese. Ovvero, affidarsi al buon cuore e possibilmente alla competenza di singoli commercianti o comunque esponenti di attività economiche possano prendersi cura di uno o più orologi tramite sponsorizzazione.
6 Commenti
se il principio è che le cose e i servizi che costano devono essere rimossi ….
non c’è molto da aggiungere
non credo che altre città in Italia non abbiano orologi pubblici e che non abbiano trovato un sistema per garantire la manutenzione.
Conoscere l’ora sarà anche utile e importante, ma chi l’ha detto che sia questo il modo migliore?
Ammesso che gli orologi siano diventati di colpo indispensabili, nulla giustifica l’intestardirsi con una soluzione che non funziona e costa: si abbia il coraggio di cambiare senza continuare a gettare soldi nel cesso.
Robe da pazzi…
sono da restaurare e mantenere in funzione. conoscere l’ora è importante ed utile. è assurdo che nono ci sia la possibilità di affidare direttamente l’incarico alla ditta che solitamente si è occupata degli interventi. Perchè toglierli? allora dovremmo silenziare fermare anche le campane?…
Ma che paesaggio..
Non sono d’aiuto (nessuno li guarda e se anche lo facesse sono sballati) bensì sono un costoso problema: rimuoviamoli.
Non sono d ‘ accordo, salviamo almeno quelli “storici” che fanno parte del “paesaggio” del centro di Como
Ma che senso ha nella epoca dello smartphone avere orologi pubblici?teniamo ne uno funzionante di ricordo rimuoviamoli e taglieremo una spesa inutile