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Osamudiamen e Kate hanno coronato il sogno: matrimonio in Comune a Como (con celebrazione di Vittorio Nessi)

In questi giorni vi abbiamo raccontato la storia d’amore di Osamudiamen Samuel e Kate Agbi arrivati dalla Nigeria a Como e accolti in città dall’amicizia e dall’aiuto di comaschi e associazioni: Como, una storia d’amore: due destini uniti sul lago dalla Nigeria, ora le nozze (e c’entra il miglior hotel del mondo). Ebbene ieri in Comune a Como il coronamento del sogno con il matrimonio della coppia celebrato dal capogruppo di Svolta Civica, Vittorio Nessi.

VI RIPROPONIAMO L’ARTICOLO DI CHIARA TAIANA:

Ci sono storie che definire “di inclusione” rischia di sminuirne la bellezza riducendole allo stereotipo, trito e ritrito, di quanto sono stati bravi gli stranieri di turno a farsi spazio in una società che non conoscevano e di quanto siamo stati bravi noi ad aiutarli. Invece la storia di Osamudiamen Samuel e Kate Agbi è, semplicemente, una storia d’amore e di voglia di costruirsi un futuro che ha trovato a Como la forza di crescere grazie all’aiuto di chi ha creduto in loro e merita di essere raccontata esattamente così. Perché il 21 settembre, in Comune davanti al consigliere comunale Vittorio Nessi, agli amici e alla loro bambina di poco più di un anno, questi due ragazzi nigeriani arrivati a Como in cerca di una vita migliore si sposeranno e festeggeranno non solo il loro amore, ma anche il coronamento di un percorso faticoso e difficile illuminato, però, dall’appoggio di chi ha creduto in loro.

“Osamudiamen è arrivato a Lampedusa, e successivamente a Como da Don Giusto, nel 2017 e da subito è stato seguito da Como Accoglie che gli ha permesso di frequentare un corso di italiano – racconta Silvia Cantaluppi, presidente della Casa della Giovane Acisjf di Ponte Chiasso che, con il loro permesso, ha voluto raccontarci la storia di questa coppia – sempre grazie a loro, poi, è riuscito a trovare lavoro presso l’hotel Villa Passalacqua di Moltrasio (appena eletto miglior hotel del mondo) e, in breve tempo, il suo impegno e la sua voglia di fare sono stati premiati dal proprietario, Paolo De Santis, che ha creduto in lui e gli ha offerto un lavoro prima in cucina ma poi, dal momento che Osamudiamen è ipovedente, come tuttofare di fiducia della struttura”.

Oltre a un lavoro, però, il sogno di questo ragazzo, oggi poco meno che trentenne, era quello di costruirsi una famiglia ed è così che, proprio grazie a comunità nigeriana di Como, qualche anno fa ha conosciuto Kate. “Kate è arrivata a Como in fuga dalla Nigeria ed è stata aiutata dalla Croce Rossa grazie alla quale ha anche trovato lavoro come badante – racconta Silvia – e poco dopo essersi conosciuti, nel 2019, questi ragazzi sono andati a vivere insieme a Camerlata e si sono ‘sposati in differita’, per così dire, con una giornata di festeggiamenti organizzati dalle loro famiglie in Nigeria mentre loro erano qui a Como e si sono limitati ad indossare gli abiti tradizionali”.

E quando sembrava tutto perfetto, con il loro amore illuminato anche dalla nascita di una bimba, ecco il rischio che di dover lasciare Como e quanto avevano costruito qui e l’incontro con Acisjf e Silvia. “L’anno scorso gli è stato detto che dovevano liberare l’appartamento messo a loro disposizione dal progetto di prima accoglienza perché doveva essere destinato a dei minori mentre loro sarebbero stati trasferiti in un centro nel Sud Italia – racconta – ma un giorno, mentre parlavo con Daniela Guarnotta di Como Accoglie di un appartamento a Ponte Chiasso che la nostra associazione aveva libero, lei mi ha raccontato la storia di questa coppia e abbiamo deciso di aiutarli a rimanere a Como, dove avevano iniziato a costruire la loro vita”.

Dallo scorso gennaio, quindi, Osamudiamen, Kate e la loro bimba hanno una nuova casa e, tra pochi giorni, aggiungeranno un altro tassello alla loro vita insieme sposandosi in Comune. “Lui va a lavorare tutti i giorni in bus, stando attento a non rientrare quando fa buio a causa dei suoi problemi alla vista, mentre lei è a casa con la bambina ma sta studiando per prendere la patente aiutata da una nostra volontaria, Sandra Binda – spiega Silvia – a settembre, poi, quando la bimba inizierà l’asilo le daremo una mano a trovare un nuovo lavoro”.

Ma, oggi, è tempo di fermarsi a guardare il presente e tutto quello che hanno costruito insieme per festeggiare l’amore, ma anche l’impegno, la fiducia e l’amicizia che hanno fatto sì che una storia iniziata tra tante difficoltà avesse un finale così bello.

L’ARTICOLO CHE HAI APPENA LETTO E’ USCITO SU COMOZERO SETTIMANALE: ECCO DOVE PUOI TROVARLO

 

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