Non c’è soltanto la surreale situazione raccontata da Elena Albonico, residente in una delle case di via Medici, angolo con via Corti a Como, nella città alle prese con i cantieri di ComoCalor (peraltro, notizia di queste ore, l’azienda – contattata sul caso specifico – garantisce “il ripristino della pavimentazione per il 9 gennaio, attraverso un lastrone di copertura. Per il momento verranno quindi eliminate le transenne ma solo temporaneamente. Nella zona infatti dovranno essere effettuati più avanti altri lavori”).
Da via Colonna, a Camerlata, giunge un’altra segnalazione tra il rassegnato e il furibondo.
A recapitarla in redazione, un’altra residente: Barbara Lacchini, residente al civico 29. Qui, però, se è certamente vero che il cantiere originario – tuttora segnalato da cartelli e causa di una viablità provvisoria a senso alternato che crea disagi e difficoltà – risale al 17 dicembre scorso, è altrettato doveroso segnalare che l’intervento di ComoCalor è stato concluso rapidamente.
Ma la zona è ancora un campo di battaglia, anche perché l’intervento si è intrecciato con un altro intervento del Comune di Como.
“Il disagio oramai ha preso piede e anche in Via Colonna (anche per quanto riguarda la Croce Azzurra con le ambulanze) – scrive infatti la residente – Da noi hanno messo i cartelli che avvisavano degli imminenti lavori una volta aperta la voragine e, sistemate le transenne che obbligano a entrare e uscire per il primo tratto della strada a senso alternato, gli operai non si sono più visti”.
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“La situazione che si è creata – aggiunge la residente di vi Colonna – è non solo di disagio, che ci sta se ci fossero gli operai all’opera, ma è anche di indifferenza e di menefreghismo a danni nostri sono circa 15 giorni che nessuno ci lavora!”.
La prospettiva? Arriva ancora da ComoCalor, dietro richiesta. “Il ripristino dell’asfalto dovrebbe partire da lunedì prossimo”.