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Como, dopo quattro anni di nulla una finestra aperta all’Ostello di Villa Olmo: occupazione o lieto fine?

La politica pasticcia e strepita ma intanto, là dove c’era un bellissimo ostello della gioventù – a due passi da Villa Olmo – ora è rigogliosa una foresta d’altri tempi, capace di irridere persino il tema della siccità. La struttura comunale giace purtroppo in mezzo ai rovi sia metaforicamente che concretamente d anni, anche se il giorno stesso in cui è stata scatta questa immagine, una finestra era aperta al primo piano (segnale positivo? Chissà, speriamo). Ma come è stato possibile ridurre in queste condizioni un autentico gioiello, peraltro in tempi in cui l’accoglienza dei turisti a Como è probabilmente il tema principale del dibattito pubblico? Semplice, per così dire.

Tutto nasce ancora con la Giunta Landriscina, quando l’allora assessore al Patrimonio Francesco Pettignano avviò la gara per dare in concessione la struttura a un nuovo gestore. Il 7 novembre 2019, ecco l’esito: ostello aggiudicato alla milanese New Generation Hostel Impresa sociale Srl grazie a un’offerta vincente basata su un canone annuo di 31.200 euro per i successivi nove anni da versare a Palazzo Cernezzi. Da allora, però, il nulla o poco più tra diffide, scambi epistolari e vane attese: la struttura non ha mai aperto i battenti. Con un episodio più recente quasi memorabile: una gaffe del Pd (che nell’ottobre scorso chiese che l’ostello venisse affidato a un gestore, dimenticandosi però che almeno sulla carta era già così) a cui risposte un iracondo Rapinese, rivendicando che tra l’altro i privati continuavano comunque a pagare il canone dovuto, pur tenendo la porta sbarrata. Insomma, liti e petti in fuori per un risultato immutato: ostello chiuso.

E adesso? Adesso, come si accennava prima, bisogna attenersi a ciò che si vede. Ovvero, da un lato il cartello giallo sul cancello verde d’ingresso che recita ancora testualmente così: “Si informa che l’ostello di Villa Olmo è chiuso fino all’assegnazione al nuovo gestore. Ci scusiamo per il disagio”.

Il che – riferendosi all’ultima frase – dopo tre anni e mezzo dal bando è il minimo. Per il resto, mentre la struttura comunale ancora non risulta tra quelle disponibili sul sito dei teorici gestori, una finestrella aperta potrebbe dire due cose: novità in arrivo. O occupazione misteriosa, per ora non è dato sapersi.

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5 Commenti

  1. Ho visto spesso nei mesi scorsi una finestra aperta o richiusa, ma solitamente quella in alto a destra. Ho sempre immaginato fosse ordinaria areazione… spero non altro

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