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“Overtourism sul Lago di Como? E noi aiutiamo i giovani ad aprire bar e ristoranti in paesi e città dove si rischia il deserto”

Parte il nuovo progetto di Confcommercio Como dedicato a tutti coloro che desiderano avviare un’attività di pubblico esercizio bar, ristorante o pizzeria e tutti coloro che hanno già un’attività e vogliono essere certi di gestirla al meglio, al riparo da sanzioni. Da gennaio, una volta al mese, Confcommercio Como terrà un corso gratuito in presenza presso la sede di Via Ballarini e online.

I contenuti del corso saranno: informazioni sulle procedure burocratiche e amministrative per avviare la nuova attività, scelta della forma giuridica e adempimenti fiscali, accesso al credito agevolato, corsi di formazione e adempimenti obbligatori (cartellonistica, Siae, Rai, etc) e come promuovere l’attività.

“Il settore del turismo ha avuto un forte sviluppo sul territorio e i pubblici esercizi sono una componente determinante sia come numero di attività sia come numero di addetti ai lavori – ha affermato il Direttore di Confcommercio Como Graziano Monetti – aprire un bar o un ristorante non è una scelta da sottovalutare, ci sono moltissime informazioni che è bene conoscere. Confcommercio Como vuole essere al fianco delle imprese e dei giovani che si accingono ad entrare nel mondo del lavoro”.

Il progetto, infatti, prevede anche il coinvolgimento delle scuole professionali per trasferire ai ragazzi dell’ultimo anno le informazioni pratiche su come si avvia e si gestisce un pubblico esercizio e per trasferire loro anche la passione che c’è dietro a questo genere di attività.

“Fondamentale la collaborazione con i Comuni della Provincia di Como – ha precisato il Presidente di Confcommercio Como Giovanni Ciceri – in quanto i pubblici esercizi sono punto di riferimento e tengono vive le città. Non dimentichiamoci che c’è l’overtourism ma esistono anche zone della nostra Provincia che invece stanno vivendo il fenomeno opposto: quello della desertificazione. Per noi è importante lavorare sulla riqualificazione dei centri cittadini con l’obiettivo che le nostre città non si svuotino. Con questo progetto desideriamo formare una categoria di persone preparate. Oggi chi apre una partita iva può essere considerato un ‘eroe’ in quanto sceglie di affrontare difficoltà ed incognite legate a questo mondo”.

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11 Commenti

  1. Dice, Giovanni Ciceri, “i pubblici esercizi sono punto di riferimento e tengono vive le città.”
    Io credeo che questo sia il punto vista, per carità legittimo, di un rappresentante di categoria.
    Ci sono tantissime città che sono “vive” per altre ragioni: valorizzazione del patrimonio artistico, venti come concerti, mostre, senza essere sconciate dagli invitabili tavoli dehors.
    Certamente il nostro sceriffo, che non riesce a dormire nel silenzio della sua casa di montagna, non potrà che essere d’accordo e lo ha dimostrato nei fatti.
    E poi: incentivare l’apertura dii pubblici esercizi di questo tipo forse dimentica che la categoria è ai primi posti della classifica degli evasori fiscali e che le4 condizioni di lavoro dei cosiddetti dipendenti ha un tasso di irregolari molto alto e paghe non certo dignitose.
    Giusto così?

  2. Ma lo dite ai giovani che si troveranno il registratore di cassa a emettere scontrini fiscali grazie al quale come api si vedranno prelevare dallo Stato tre barattoli di miele prodotti ogni quattro che riusciranno a produrre e la destinazione in bilancio di quei soldi pubblici?

  3. Ma voi continuate ad esaltare le bellezze del lago di Como ma non ho mai visto un commento negativo riguardo quel mostro diroccato che c è a Bellagio ex albergo dove anche Visconti aveva immortalato nel suo film Rocco e i suoi fratelli. Fate molto bene ad esaltare le bellezze ma dovreste anche criticare le bruttezze

  4. Sono d’accordo con queste iniziative ma bisogna agevolare anche la parte economica,come si fa ad aprire un locale se non si ha una buona disponibilità economica?

    1. Buona iniziativa, ma meglio sarebbe esigere che parte degli ostacoli burocratici vengano rimossi.
      Com’è possibile che si debba ancora pagare la Siae?

  5. Deserto? Io la chiamo tranquillitá. Il mondo deve essere per forza un immenso Luna Park? Esiste solo il dio denaro? Cultura retrograda.

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